CAUSIA (lat. causëa; gr. καυδία)
Cappello di feltro particolare ai Macedoni e ai popoli contermini. Aveva la forma d'un coperchio più o meno convesso, ed era talora fermato sotto la gola con stringhe. Era elemento essenziale del costume macedone e divenne l'emblema della regalità. I re portavano una causia fatta di feltro rosso, ornata d'un diadema di stoffa bianca, i cui capi frangiati ricadevano dietro il dorso. Tale causia divenne privilegio anche di principi e di alti dignitari. Dopo Alessandro Magno, anche i re successori assunsero la causia come insegna del potere.
La causia, quando i re sono raffigurati in costume militare, appare naturalmente fornita di paraguance e sottogola, come si conviene a un copricapo usato in guerra, il quale ha da valere anzitutto come difesa, e il diadema è ora legato alla causia, ora stretto attorno alle tempia sotto la causia.
Oltre che sulle monete e in altre figurazioni dei re Macedoni, la causia appare anche nelle monete romane della famiglia Marcia che recano la testa di Filippo, padre di Perseo e re dei Macedoni.
Bibl.: L. Heuzey, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire, s. v. Causia, I, ii, p. 975 seg.