In sociologia, c. circolare e c. cumulativa, processo per il quale un cambiamento da un ipotetico stato iniziale di equilibrio provoca cambiamenti complementari, i quali spingono il sistema nella stessa direzione del cambiamento primario.
Il concetto fu enunciato per la prima volta dall’economista e sociologo svedese K.G. Myrdal (1944), secondo il quale in un sistema sociale non esiste la tendenza verso un’automatica e spontanea stabilizzazione, ipotizzata da molte scuole di sociologi ed economisti. Il principio operante sarebbe invece quello della c. circolare, per cui un processo sociale tende a diventare cumulativo e spesso a procedere con moto accelerato. Tale concetto sarebbe particolarmente adeguato a dar ragione dei processi di crescita economica e di cambiamento sociale e culturale.