Freeman, Cathy
Australia • Mackay (Queensland), 16 febbraio 1973 • Specialità: Velocità
Nata sulla costa orientale del Queensland e cresciuta a Palm Island, è stata la prima aborigena a rappresentare l'Australia alle Olimpiadi nell'atletica (1992), la prima a vincere una medaglia (1996) e la prima a conquistare il titolo olimpico (2000). Ai Mondiali del 1995 fu quarta sui 400 m, ai Giochi di Atlanta 1996 ebbe l'argento (48,63″, dietro a Marie-José Perec), nel 1997 vinse i Mondiali di Atene, successo replicato nel 1999 a Siviglia. Infine a Sydney, dove ebbe anche l'onore di essere l'ultima tedofora e di accendere nella cerimonia di apertura il fuoco nello stadio, si aggiudicò l'oro, in 49,11″, davanti a 112.000 spettatori: più che le avversarie (dopo il secondo posto di Atlanta aveva perso solo una gara su 43 disputate) dovette dominare la pressione psicologica di essere stata scelta dal suo paese come simbolo della riconciliazione tra i nativi e la comunità bianca. Nella stessa edizione dei Giochi arrivò anche settima sui 200 m. Provata dall'impegno che le era costata la partecipazione olimpica, nel 2001 rinunciò a gareggiare. Nel 2002, dopo aver smaltito i chili di troppo accumulati, tentò di tornare competitiva, ma non andò oltre un'apparizione con la 4x400 m ai Giochi del Commonwealth. Nel luglio 2003, dopo alcune gare tutt'altro che confortanti, ha annunciato il ritiro definitivo.