CATERINA I, imperatrice di tutte le Russie
Seconda moglie di Pietro il Grande, nata verso il 1683, morta nel 1727. Le notizie sull'origine di C. non sono pienamente attendibili. Pare che fosse figlia del contadino lituano Skavronskij, stabilitosi in Livonia. Fu educata nella casa del pastore Glück a Marienburg e nel 1702, quando le truppe russe penetrarono in Livonia, ella fu presa prigioniera e finì col capitare a Mosca, nella casa di Menšikov, favorito e collaboratore di Pietro il Grande. Qui la vide Pietro; e dall'autunno del 1703 essa ne divenne inseparabile, accompagnandolo anche nelle campagne. Nel 1712 Pietro la sposò e nel 1714 la fece incoronare solennemente. Da Pietro, C. ebbe parecchi figlioli, dei quali solo due figlie raggiunsero la maggiore età: Anna (in seguito duchessa del Holstein, madre di Pietro III) ed Elisabetta (in seguito imperatrice di tutte le Russie). C., che non aveva avuto istruzione, ma che possedeva un notevole ingegno naturale, ebbe sul marito un'influenza forte e spesso benefica: secondo testimonianze ella sola era in grado di calmarlo negli attacchi d'ira. Lo zar apprezzò profondamente la sua devozione. Morto Pietro (1725), C. fu assunta al trono grazie agli sforzi dei più intimi collaboratori di Pietro (Menšikov, Tolstoj, Apraksin) con l'appoggio della Guardia e contro l'opposizione della vecchia aristocrazia russa (i Galitzin [Golicyn] e i Dolgorukov), che sostenne il diritto del minorenne Pietro, figlio dello zarevič Alessio. C. si dimostrò poco adatta al governo, e gli anni del suo regno furono di fatto un'epoca di signoria di Menšikov sebbene, in alcuni casi, ella si sforzasse di limitare l'arbitrio e l'avidità di lui. Ella comprese anche la necessità di non urtare il partito avverso; e così fece includere un rappresentante dell'opposizione, il principe Golicyn, nel Consiglio supremo segreto, istituito nel 1726. Il governo di C. cercò con mediocre successo di alleggerire il carico delle imposte, nello stesso tempo preoccupandosi di migliorare le finanze statali. Sotto C. furono realizzati alcuni progetti di Pietro il Grande: fu aperta a Pietroburgo l'Accademia delle scienze; fu organizzata la prima spedizione marittima di Bering. Nella politica estera, diretta da A. I. Ostermann, l'avvenimento più importante fu l'adesione della Russia (1726) all'Unione austro-spagnola, contrappeso all'Unione di Hannover tra Inghilterra, Francia e Prussia.
Bibl.: S. Solov'ev, Istorija Rossii s drevnejšich vremen (Storia della Russia dai tempi più antichi), XVI-XIX, Pietroburgo s. a.; Bain, The Pupils of Peter the Great, Westminster 1899; Waliszewski, L'héritage de Pièrre le Grand, Parigi 1911.