CATERINA da Genova, santa
Nacque da Giacomo Fieschi viceré di Napoli nel 1448 a Genova. Fin dalla fanciullezza praticò le opere di pietà e i rigori della mortificazione, tanto che a 12 anni desiderò monacarsi; ma i genitori glielo impedirono, e a 16 la sposarono al nobile Giuliano Adorno. Per dieci anni il marito, oltre a sciuparle il patrimonio, la tormentò moralmente: ma poi, vinto dalla virtù della moglie, entrò nell'ordine francescano, mentre C. si diede a un meraviglioso apostolato di carità. Fu a capo dell'ospedale principale di Genova, regolandone l'andamento con prudenza e sapienza ammirevoli, e la sua abnegazione non ebbe più limiti quando, nel 1497 e nel 1501, Genova fu devastata dalla peste. Fu devota in modo particolare della passione di Cristo; e le rivelazioni divine che udiva, cercò ella di fissare in iscritto nei suoi Dialoghi dell'anima e del corpo e nel Trattato del Purgatorio. Dopo nove anni di penoso male, morì il 14 settembre 1510. Fu beatificata nel 1675 e canonizzata nel 1737; la sua festa è celebrata il 22 marzo.
Bibl.: Genuti, Vita mirabile e dottrina santa della B. Caterina da Genova, Firenze 1551; Parpera, beata Catharina Genuensis illustrata, Genova 1682; F. v. Hügel, The mystical element in religion as seen in St. Catherine of Genoa and her friends, 2ª ediz., Londra 1923.