catastrofe
catàstrofe [Der. del lat. catastropha, dal gr. katastrophé "rivolgimento"] [LSF] Evento che produce una drastica variazione della struttura di un sistema, in genere irreversibile. ◆ [ANM] Termine recentemente assunto con rifer. soprattutto allo studio della morfogenesi biologica, con il signif. di interruzione del continuo, rottura di un equilibrio morfologico e strutturale, e poi generalizzato in quello di processo di morfogenesi (creazione e distruzione di assetti morfologici di qualsiasi tipo), rappresentabile matematicamente su uno spazio topologico. In partic., teoria delle c. (v. catastrofi, teoria delle), complessa teoria formulata dal matematico fr. R. Thom, applicabile allo studio di tutti quei sistemi il cui comportamento muta in modo discontinuo al variare in modo continuo di un certo insieme di parametri intorno a certi valori critici, mentre per gli altri valori dei parametri non subisce alterazioni qualitative per piccole variazioni di essi (ipotesi di stabilità strutturale); punti di c. (o insieme di c.), insieme di punti (costituenti superfici regolari) che separano le diverse forme di un sistema e il cui attraversamento corrisponde alla morfogenesi, cioè al cambiamento discontinuo del comportamento del sistema e quindi della forma preesistente (c. elementare). ◆ [PRB] C. a cuspide, o di Riemann-Hugoniot: v. catastrofi, teoria delle: I 528 d. ◆ [PRB] C. elementare: elemento della classificazione delle c. a meno di diffeomorfismi: v. catastrofi, teoria delle: I 526 d. ◆ [FSN] C. infrarossa: v. fotone: II 723 e. ◆ [MCS] C. ultravioletta: v. statistiche quantistiche: V 600 c. ◆ [PRB] Codimensione e corango di una c.: v. catastrofi, teoria delle: I 526 f, 527 e.