CATACOMBE (IX, p. 394 e App. II, 1, p. 533)
Nuove scoperte. - A Roma sulla via Aurelia è stata completamente sterrata e sistemata la catacomba a torto creduta dei ss. Processo e Martiniano (relazione di A. Nestori, in Riv. di arch. crist., 1959, sotto stampa). Della catacomba di Commodilla sulla via Ostiense è stata scoperta e sterrata una nuova regione molto importante per il suo stato di integrità e le singolarissime pitture di un cubicolo della seconda metà del sec. IV (relazione di A. Ferrua, in Riv. di arch. crist., 1957, p. 7 sgg. e Civ. Catt., 1959, I, p. 141 segg.). È stato praticamente completato lo scavo del complesso monumentale di San Sebastiano con la scoperta di un altro tratto di catacomba e di nuovi mausolei e sarcofaghi scolpiti, tra cui due datati (vedi A. Ferrua, in Riv. arch. crist., 1951, p. 7 segg. e 1952 p. 13 segg.). Sulla stessa via Appia sono stati scavati compiutamente due altri piccoli ipogei, quello già sommariamente noto di Vibia o dei sincretisti (cfr. A. Ferrua, in Actes du V Congrès intern. d'arch. chrét., Roma 1957, p. 151) e quello nominato catacomba della S. Croce (relazione di A. Ferrua, in Riv. cit., 1953, p. 7 segg. e 1955 p. 153 sgg.). Sulla via Latina è stato scoperto e sterrato un fastoso ipogeo, singolarissimo per la grandiosità delle forme architettoniche e la ricchezza della decorazione pittorica in gran parte nuova (vedi A. Ferrua, Le pitture della nuova catacomba di via Latina, Roma 1960). In occasione della riparazione dei danni bellici a S. Lorenzo al Verano si è scavata la zona della catacomba adiacente alla tomba del Santo, mettendo in chiaro le successive trasformazioni del martyrium (relazione di E. Josi-W. Frankl-R. Krautheimer, in Riv. arch. crist., 1950, pp. 9 segg. e Proceed. of the Philos. Soc., 1952, p. 1 sgg.). Nel contempo ci fu l'interessante ritrovamento della basilica maior (idem, in Am. Journ. of Arch., 1958, p. 379 segg. e G. Gatti, in Capitolium, novembre 1957) da collegare con le simili basiliche cimiteriali contemporaneamente riscavate ai SS. Marcellino e Pietro sulla via Labicana (relazione di Fr. W. Deichmann-A. Tschira, in Jahrb. des deutsch. arch. Inst., 1957, p. 44 segg.) e sulla catacomba di S. Agnese in via Nomentana (cfr. R. Perrotti, in Palladio, 1956, p. 80 segg.). Sulla stessa via Nomentana sono state scavate nuove regioni del Coemeterium Maius con importanti risultati per la cronologia dell'intera catacomba (pubblicazione in corso del P.U. Fasola; cfr. Röm. Quart., 1956, p. 137 segg. e Rend. pont. accad. di arch., 28,1956, p. 75 segg.). Fuori Roma sono state scavate completamente la grande catacomba di S. Zotico al decimo miglio della via Labicana e quella piccolina di Anagni (relazione di A. Ferrua, in Boll. sezione di Anagni della Soc. st. patria, 3,1958, p. 1 segg.); è uscita la relazione su quella di Castelvecchio Subequo (Aquila) di A. Ferrua, in Riv. arch. crist., 1950, p. 53 segg. A Siracusa è stato completato lo scavo della catacomba di Vigna Cassia e sono state esplorate vaste regioni di quelle di S. Maria di Gesù e di S. Lucia (relazione di S. L. Agnello, in Riv. cit., 1954, p. 7 segg. e 1955, p. 7 segg., 1956, p. 7 segg.).
Studî generali. - È terminato nel 1953 col vol. XV il Dictionnaire d'archéologie chrétienne et de liturgie che tratta distesamente delle singole catacombe, sia pure di seconda mano; più brevemente, ma con maggior esattezza, si tratta di ognuna nell'Encicl. Cattolica, voll. 12, Città del Vaticano, 1948-54, e specialmente sotto Cimiteri cristiani antichi, in vol. III, coll. 1617-1638 (E. Josi); cfr. pure Encicl. dell'arte antica, II, Roma 1959, pp. 416-432 e P. Testini, Archeologia cristiana, Roma 1959, pp. 75-326. Per la storia degli studi e relativa bibliografia sono utili G. Ferretto, Note storico-bibliografiche di archeologia cristiana, Roma 1942 e G. Bovini, Rassegna degli studi sulle catacombe e sui cimiteri sub divo, Roma 1952; introduzione generale di carattere storico archeologico di L. Hertling-E. Kirschbaum, Le catacombe romane e i loro martiri, Roma 1949.
Studî particolari. - Una rassegna delle nuove scoperte in A. Ferrua, Lavori e scoperte nelle catacombe, nel vol. Triplice omaggio a sua Santità Pio XII, Roma 1958, vol. II, pp. 49-64. Sul complesso di S. Sebastiano nuova analisi approfondita di F. Tolotti, Memorie degli Apostoli in catacumbas, Roma 1953 (cfr. anche G. Pacini, La basilica degli Apostoli sulla via Appia, Roma 1951) e su Priscilla P. A. Février, Le développement de la catacombe de Priscille, in Cahiers archéologiques, X (1959), pp. 1-26; sulle catacombe della provincia di Agrigento C. Mercurelli, Agrigento paleocristiana, in Memorie pont. accad. archeol., VIII (1948), pp. 1-106; su quelle dei dintorni di Noto G. Agnello, in Riv. di arch. crist., 1954, p. 169 sgg. e 1955, p. 201; sulla datazione di quelle di Siracusa S. L. Agnello, in Miscell. Libertini, Firenze 1958, pp. 65-82. Sul nome stesso cømeterium vedi A. Ferrua, in Civ. catt., 1958, IV, pp. 273-285; sulle tombe dei martiri A. Grabar, Martyrium, Recherches sur le culte des reliques, Parigi 1946. Le iscrizioni della catacomba di Domitilla e vicine sono state edite da A. Silvagni - A. Ferrua, Inscript. christ. Urbis Romae, III, Roma 1956; per la Sicilia vedi S. L. Agnello, Silloge di iscrizioni paleocristiane della Sicilia, Roma 1953.
Arte delle catacombe. - G. Bovini prepara un corpus dei sarcofaghi paleocristiani ed ha pubblicato I sarc. paleocr.: determinazione della loro cronologia mediante l'analisi dei ritratti, Roma 1949. Nuova edizione dei vetri dorati di Ch. R. Morey, The Gold-Glass Collection of the Vatican Library with Additional Catalogues of the other Gold-Glass Collections, edited by G. Ferrari, Città del Vaticano 1959. Le pitture della Sicilia ora in G. Agnello, La pittura paleocristiana della Sicilia, Roma 1952. Una nuova interpretazione generale dell'arte catacombale hanno tentato E. Stommel, Beiträge zur Ikonographie der konstantinischen Sarkophagplastik, Bonn 1954 e A. Stuiber, Refrigerium interim. Die Vorstellung vom Zwischzustand und die frühchristliche Grabeskunst, Bonn 1957, e per le rappresentazioni di Noè, J. Fink, Noe der Gerechte in der frühchristlichen Kunst, Münster i. W. 1955. Vedi tav. f. t.