castrone
. Ricorre nella tenzone con Forese (Rime LXXV 3), ma peggio fia la lonza del castrone, " ma peggio saranno le lombate d'agnello castrato " (Barbi). In c. il suffisso sembra essere derivativo (come del resto in boccone che, insieme a Salamone e San Simone, è in rima con c.): pare infatti, dalla documentazione offerta dai lessici, che la parola fosse quella normale per tale significato nel fiorentino antico; ciò evidentemente non vuoi dire che la scelta della parola non sia stata determinata anche, oltre che dalla rima, dal sentire nel suffisso qualcosa di ‛ grosso ', adatto al tono ‛ elegiaco ' della tenzone.