CASTRO Y Rossi, Adolfo
Letterato spagnolo, nato a Cadice il 6 settembre del 1823, morto ivi il 13 ottobre del 1898. Erudito, scrittore, politico, portò nella sua varia e curiosa attività acutezza d'ingegno, vivacità di polemista, eccellente dottrina, e soprattutto un finè atteggiamento di prosatore. L'opera che da giovane gli valse grande popolarità, El Buscapié, fu pubblicata nel 1847 come opera inedita di Cervantes. Il suo gusto narrativo e umoristico gli suggerì la falsificazione, che mise lo stupore e lo scandalo nel mondo letterario europeo. Dalla cronaca cinquecentesca di J. C. Calvete derivò motivi cavallereschi e temi descrittivi, e dall'assidua lettura dei classici castigliani trasse quel colorito linguistico e discorsivo che gli permise la simulazione. Altre sue opere storico-critiche gli valsero rinomanza, anehe oltre i confini, quali Historia de los Judíos en Espa ña (1847), Los protestantes españoles y su persecucion por Felipe II (1851), ed Examen de las causas de la decadencia en España (1852), tradotti, diffusi e citati in Francia e Inghilterra. La Historia de Cadiz, Historia de Jérez (1846), Cadiz en la guerra de la Independencia (1863) e Bibliografía caditana (1890) derivano dall'amore per la sua città, di cui fu governatore nel 1854, sindaco nel 1862, segretario del municipio dal '64 al '68.