CASTRO de Murguía, Rosalía de
Poetessa, nata a Santiago (Coruña) il 21 febbraio 1837, morta il 15 luglio 1885. Nella sua vita e nei suoi versi fu dominata da un'invincibile e rassegnata mestizia. Le condizioni della sua nascita (il padre di Rosalia fu un sacerdote), l'infermità lunga e tormentosa che non abbandonò mai il fragile corpo, le cure familiari e gli affetti di madre amorevole e infelice, la isolarono in una penosa solitudine, da cui non volle mai uscire e in cui il suo spirito trovò a intervalli la pace intermittente del canto.
Il temperamento della C. sognante e dolce, si adeguò al romanticismo per spontanea sensibilità. Fu essenzialmente lirica, grazie alla sua ricca vita interiore, che si venne maturando attraverso alla partecipe e commossa contemplazione del dolore umano, individuale e sociale. Nei Cantares gallegos (1863), ritrae l'amarezza e lo stento dei contadini e il paesaggio della sua Galizia. Questa tristezza, riflessa in un primo momento nello spettacolo dell'umanità e della natura, si ripiega a mano a mano nella sua vita più intima, sempre vigile e accorata, ma lenita da un senso di religioga pace e dalla musicale dedizione al verso. Nelle Follas novas (1880), anche esse dettate nell'idioma natio, e En las orillas del Sar (1884), la nota del dolore personale e il tremito del mistero e della morte si fondono e si placano nelle armonie della strofa. La prosa dei suoi racconti (El caballero de las botas azules, 1867; El primer loco, cuento estraño, 1881) risente l'aerea cristallinità della sua indole lirica e contemplativa. Nell'esistenza e nelle pagine della Castro la Galizia ammirò e riconobbe le voci e gli aspetti della sua anima triste e laboriosa, solitaria e nobile. E alla grande poetessa, che insieme con le sue vicende sentimentali aveva sofferto e interpretato il dolore e la fede della sua terra, la patria innalzava un mausoleo nella chiesa di San Domingo in Santiago.
Altre opere: La flor, Madrid 1857; La Hija del mar, Vigo 1859; Flavio, Madrid 1861; A mi madre, Vigo 1863; Ruinas, Vigo 1864; Cinco poesías, Madrid 1905; Obras completas, Madrid 1909, in 2 voll.
Bibl.: M. Murgula, Los precursores, La Coruña 1886; I. V. Failde, R. de C., Madrid 1906; A. González Besada, R. de C., Notas biográficas, Madrid 1916; J. S. Prol. Blas, Estudio bibliográfico-crítico de las obras de R. de C., La Coruña 1918.