Vedi CASTRA REGINA dell'anno: 1959 - 1994
CASTRA REGINA (v. vol. II, p. 412)
La prima occupazione militare romana nel sito, scelto per la sua posizione strategica, si identifica con un castellum per truppe ausiliarie (una coorte) nel sobborgo di Kumpfmuhl, arroccato su una collina ai margini sud-orientali della pianura del Danubio. Gli scavi hanno riportato alla luce alcune abitazioni delle canabae, con laboratori artigianali e impianti termali, a N e a E del castello. Un castellum di proporzioni ridotte, scoperto nel 1977 nella parte occidentale della pianura del Danubio (sobborgo di Grossprufening), controllava la foce del fiume Naab. Si presuppone l’esistenza di un altro castello analogo che gli facesse da pendant alla foce del Regen, nell’ambito del campo legionario.
All’epoca delle guerre daciche, durante il regno di Domiziano e Traiano, nella zona intermedia nasce un insediamento fluviale, la cui vasta superficie è stata individuata nella Piazza Bismarck e a E della Piazza Arnulf. Il motivo della fioritura di questo insediamento è senza dubbio da riconoscere nell’importanza della navigazione fluviale, sfruttata per garantire i rifornimenti all’esercito stanziato nel basso Danubio. In seguito alla distruzione subita in occasione delle guerre marcomanniche, il sito venne ricoperto dalle canabae del campo legionario.
Nella pianta di Ratisbona medioevale è possibile individuare il perimetro di forma rettangolare (m 540 x 450), dagli angoli arrotondati, che circondava il campo legionario. E stata scoperta gran parte del tratto orientale della cinta muraria, compreso l’angolo SE, costruita con grosse pietre calcaree di forma quadrata e rimaneggiata più volte nel III-1V secolo. La cinta era rinforzata da 22 torri. Le porte presentavano un largo passaggio centrale e torri laterali a due piani. Della porta praetoria si conservano un arco e una torre a pianta circolare fino al livello delle finestre (cinque ad arco a tutto sesto).
Al di sotto della Niedermünsterkirhe nel quartiere NO, e sulla Grasgasse, nel quartiere SO, sono state riportate alla luce parti delle caserme con le spaziose residenze per i centurioni; sul lato interno delle mura orientali vi era un laboratorio di cospicue dimensioni, nel quale evidentemente venivano prodotti o riparati gli equipaggiamenti militari. Le strade principali dell’accampamento erano bordate da porticati, i quali rivelano due fasi di costruzione e una di distruzione. Poco chiari sono gli impianti delle grandi costruzioni del centro urbano, nell’area dei principia, e della zona dello Heumarkt nel quartiere NE, dove si suppone siano esistiti gli edifici governativi in epoca tardoantica.
Recenti scavi condotti nella Grasgasse hanno mostrato che nel IV sec., con il ridimensionamento dell’esercito conseguente alle riforme dioclezianee, il campo militare venne occupato dalla popolazione civile. Rinvenimenti di strati d’insediamento provenienti dal sito in questione dimostrano che esso fu abitato continuativamente anche dopo il ritiro della guarnigione romana, avvenuto agli inizi del V sec., fino all’epoca carolingia. La fortezza romana, devastata e caduta in stato d’abbandono, a partire al più tardi dal VI sec. d.C. divenne residenza dei duchi bavaresi, i quali alloggiarono nella porta principalis dextra. La cinta muraria, con i suoi castelli e torri, divenne il punto di partenza per la costruzione della città medioevale.
Anche le estese necropoli, tra le quali si distingue quella situata sulla strada per Augusta Vindelicum, la capitale della provincia di Raetia, documentano la continuità della frequentazione del sito dall’antichità fino agli inizi del Medioevo, sebbene segnata da una forte diminuizione nel V secolo. Nelle sue vicinanze si trovano santuari, come p.es. quello dedicato a Mercurio sullo Ziegetsberg, vici e villae rusticae, a Burgweinting e a Harting.
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