CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Pittore e incisore, nato a Genova nel 1610, morto a Mantova nel 1665. Pur avendo viaggiato lungamente per l'Italia, il C. può dirsi peculiarmente genovese tanto per l'iconografia quanto per il modo di comporre e per il colorito, ché la tavolozza accesa dello Strozzi e quella dalla dorata gamma fiamminga del De Ferrari di cui fu allievo, come lo fu del Paggi, rivivono nelle sue opere. La sua produzione è immensa: fu pittore di vaste tele religiose (Presepio, in S. Luca a Genova; S. Giacomo che scaccia i Mori. In S. Giacomo della Marina a Genova; S. Domenico, in S. Maria di Castello a Genova), di quadri di genere, di scene bibliche, di scene mitologiche, di nature morte. Le principali pinacoteche italiane e straniere possiedono bellissime tele, disegni e stampe di lui.
Passò gli anni dal 1639 al 1661 alla corte di Carlo II di Nevers, IX duca di Mantova; ritornò a Genova nei primi mesi di quell'anno per ricondursi in quella città nel 1664 in compagnia del fratello Salvatore e del figlio Francesco: questi gli succedette presso la corte di Mantova, ove lavorò sino alla morte, avvenuta nel 1716, seguitandone la maniera ma in modi meno vivaci e meno personali.
Bibl.: P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente); A. Luzio, La Galleria dei Gonzaga a Mantova venduta all'Inghilterra, Milano 1913; O. Grosso, I disegni di G. B. C. al Louvre, in Riv. Ligure, 1909; id., A. M. Vassallo e le pitture di animali a Genova nel 1600, in Dedalo, III (1922-23), p. 502 segg.; E. Ravaglia, Tre prove uniche del Castiglione, in Boll. d'arte, II (1922-23), pp. 419-22; A. Calabi, The Monotypes of G. B. C., in The Print Collector's Quarterly, X (1923), pp. 223-53; id., C's Monotypes; A Supplement, ibid., XII (1925), pp. 433-42; Th. Bodkin, New Attributions to G. B. C., in The Burl. Mag., XLVIII (1926), pp. 264-69; G. Delogu, G. B. Castiglione, il Grechetto, Bologna 1928; N. Lasareff, Über einige neue Bilder von Benedetto C., in Städeljahrbuch, VI (1930), pp. 96-108.