CASTELLI GATTINARA di Zubiena, Enrico
Filosofo, nato a Torino il 20 giugno 1900, morto a Roma il 10 marzo 1977. Fu incaricato di filosofia della religione all'Università di Roma, inoltre fu direttore dell'Istituto di studi filosofici e dell'Archivio di filosofia e presidente del Centro internazionale di studi umanistici. Il suo pensiero, che, insofferente delle tradizionali forme sistematiche, si espresse talora in quella del diario, svolse una fenomenologia dell'esistenza e delle sue irripetibili situazioni, in una radicale critica del solipsimo e insieme dell'idealismo in quanto risolutore della realtà nel pensiero puro; pose al centro della riflessione il problema teologico e particolarmente quello dell'esistenza del male e del peccato. La sua critica del sapere logicistico (in cui si avvertono echi dell'irrazionalismo di L. Šestov) trovò anche espressione nello svolgimento di alcuni temi dello spiritualismo cristiano e più tardi dell'esistenzialismo teologico. Attento ai dibattiti suscitati dal Vaticano II, C. discusse, negli ultimi scritti, il problema della demitizzazione.
Tra le sue opere: Filosofia della vita (1924); Laberthonnière (1927); Filosofia e apologetica (1929); Idealismo e solipsismo (1933); Introduzione alla vita delle parole (1938, pseudonimo Dario Reiter); Commento al senso comune (1939 c. s.); Existentialisme théologique (Parigi 1948, trad. it. 1966); L'indagine quotidiana (1956); I presupposti di una teologia della storia (1952); Simboli e immagini (1966); La critica della demitizzazione (1972).
Bibl.: G. Kaisserlian, Castelli, Padova 1943; G. Alliney, Il caso Reiter-Castelli e il diario filosofico, in Poesia e verità (1946), pp. 97-108; A. Del Noce, Senso comune e teologia della storia nel pensiero di E. Castelli, Torino 1954; A. Pastore, La morte del tempo nel pensiero filosofico di E. Castelli, ivi 1956; G. Giannini, Castelli edito ed inedito, in Aquinas (1970), pp. 461-72. Autopresentazione, in Filosofi contemporanei, Milano 19462.