CASTELLANI
. Famiglia di orafi. Pio Fortunato, nato nel 1793, morto nel 1865, con l'ausilio di Michelangelo Caetani, aveva immaginato di giovarsi degli ornamenti muliebri scoperti nelle tombe etrusche, per trarne forme di gioielli, mercé la tecnica studiata sui modelli antichi e portata in seguito dal figlio alla perfezione. Ritiratosi dalla fabbrica nel 1851, Pio Fortunato ne lasciò la direzione ai figlioli Augusto, nato a Roma il 10 gennaio 1829 e morto nel 1914, e Alessandro. Due anni dopo però, quest'ultimo, spirito ardente e libero, lasciò Roma, ove tornò nel 1870. Rimasto unico direttore della fabbrica, Augusto ne sviluppò la produzione specialmente per i lavori di filigrana e di saldatura, così che gli ori dalle forme classiche, etrusco-greco-romani, si sparsero ampiamente in Italia e fuori. Ben presto egli iniziò una preziosissima raccolta di gioielli e di vasi, alcuni di gran pregio, etruschi e greci del sec. V e del IV a. C., che, in parte acquistata dallo stato, in parte a questo donata dal figlio Alfredo, si trova ora nel museo di Villa Giulia, in Roma. I gioielli C. ebbero grande influsso sulla gioielleria nostra e dell'estero e per lunghi anni signoreggiarono la moda. Augusto C. pubblicò varî saggi: L'arte nell'industria (Roma 1878); Della oreficeria italiana (Firenze 1862 e Roma 1920); Sulla necessità di abolire il bollo coercitivo; Delle Gemme (Firenze 1870).
Bibl.: A. De Gubernatis, Dizionario degli artisti viventi, Firenze 1889; F. Noack, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912.