CASTELLAMMARE di Stabia (A. T., 27-28-29)
Città della provincia di Napoli, situata nell'angolo SE. del Golfo di Napoli, alla base settentrionale della Penisola Sorrentina. Sorse nelle vicinanze dell'antica Stabiae e prese il nome da un castello costruito probabilmente nel sec. XI. È una delle più ridenti città del golfo, dall'aspetto moderno e dalle larghe vie, centro di commercio e frequentata stazione climatica e termo-minerale.
Nel 1921 Castellammare figurava tra i paesi della Campania con più bassa percentuale di analfabeti (30%; regione 41%); essa ha un liceo, un ginnasio e una scuola complementare. È legata con Napoli mercé un tronco ferroviario che a Torre Annunziata Centrale s'innesta sulla Salerno-Napoli, ed è testa di linea della tramvia elettrica per Sorrento. Il comune di Castellammare ha 39.188 ab., di cui 28.340 sono raccolti nel centro principale. Il suo territorio (17,58 kmq.), è riccamente coltivato a erbaggi, viti, ulivi, agrumi e altri alberi da frutta; nella zona elevata prosperano ricchi boschi di castagno ceduo. Ma Castellammare è pure località industriale (fabbriche di conserve alimentari, di cordami, di alcool, oleifici, caseifici, ecc.). È anche una frequentata stazione balnearia e climatica. Nel 1925 furono sbarcate nel porto di Castellammare 87.090 tonn. di merci e ne furono imbarcate 39.248.
Monumenti degni di nota sono: il Palazzo del Municipio; la Cattedrale, del 1587, ma più volte rifatta, e restaurata nel 1875; e, sul fianco delle colline che si elevano a SE. della città, S. Maria di Pozzano, santuario e convento fondati da S. Francesco di Paola; gli avanzi del Castello, che fu fortificato da Carlo I d'Angiò nel 1266; e la villa Quisisana (con magnifico parco), costruita dagli Angioini (l'antica "casa sana") e successivamente ingrandita, donde si ammira un magnifico panorama del golfo.
V. tav. CXI.
Cantieri navali. - I cantieri navali di Castellammare di Stabia sono tra i più antichi d'Italia, fondati nel 1783 da Ferdinando di Borbone, e, dopo la costituzione del regno, arricchiti di ottimo materiale. Dai loro scali uscl nel 1876 la famosa nave Duilio. Da quel tempo il cantiere ebbe vita rigogliosa e produsse numerose unità per la R. Marina. Nel 1900 fu iniziato il loro ampliamento, con relativo rinnovamento dei macchinarî. Annessa al cantiere è l'antica e famosa corderia.
Acque minerali. - La zona di Castellammare di Stabia è particolarmente ricca di acque minerali. Le più importanti sono le seguenti: Sorgente di acqua ferrata del Molino, ferruginosa, carbonica (13.9°); Sorgente dell'acqua acidula, alcalina, carbonica (13,3°); Sorgente dell'acqua della Madonna, ipominerale; Sorgente dell'acqua rossa, debolmente clorurata, ferruginosa e carbonica (13,8°); Sorgenti Vanacone, in nove sbocchi vicinissimi fra loro (acqua solfurea ferrata, ferrata, solfurea, magnesiaca, il Muraglione, solfurea carbonica, acidula, S. Vincenzo, Media); Sorgente Muraglione, clorurata, sodica, magnesiaca (17,7°); Sorgente di acque solíuree di Pozzano; Sorgente dello Scraio a Vico Equense, solfurea. Nell'antico stabilimento detto della Confluente, ora denominato Terme-stabione, si raccolgono le acque delle due sorgenti Acqua Media I e II, clorurate, magnesiache, sodiche (14,7°); dell'Acqua solfurea ferrata (16,2°); dell'Acqua solfurea (16°); dell'Acqua di S. Vincenzo, clorurata, sodica, bromurata (15°); dell'Acqua magnesiaca (14,7°); dell'Acqu ferrata del Pozzillo (14,3°); della Fonte Stabia, alcalina, solfurea, carbonica, clorurata, sodica, leggermente bromurata e litiaca (17,4°). La varia costituzione chimica di queste acque risponde a moltissime indicazioni di cure idropiniche e balneoterapiche, studiate dal Castellino nel 1905.
Bibl.: C. Parisi, Cenno storico descrittivo di Castellammare di Stabia, Firenze 1842; G. Gentile, Castellammare di Stabia. Le sue acque, il suo soggiorno, le sue delizie, Castellammare 1882; G. Cosenza, Stabia, Trani 1908; N. Cortese, Stabia ed il suo "territorium", Napoli 1928.