CASTELGANDOLFO
Piccola città del Lazio posta sul costone che si erge ripido a O sul lago di Albano. Il nome deriva da quello della famiglia romana Gandolfi che vi costruì un castello nel sec. XII, attorno al quale crebbe il borgo dichiarato nel 1608 dominio inalienabile della S. Sede. A N di C., nella località detta il Pascolaro sono state rinvenute sepolture dell'Età del Ferro (VIII sec. a. C.) riferibili ad Albalonga, che secondo l'ipotesi più comunemente accettata era sul luogo stesso dell'odierna Castelgandolfo. Tutto il territorio è ricco di ville dell'ultima età repubblicana e dell'età imperiale; immediatamente a S di C., nell'odierna villa Barberini, si estende il nucleo centrale della villa di Domiziano (Albanum Domitiani), ricordata da Stazio (v, 2, 168 ss.), Giovenale (iv, 60 ss.), ecc. Essa si svolge lungo il pendio del colle sul lato del mare ed è articolata in 3 grandi ripiani paralleli; rimangono un grandioso criptoportico, sostruzioni con nicchie e ninfei, un teatro decorato con stucchi, terme, cisterne. Numerose statue furono trovate nel '60o e nei lavori di sistemazione della villa pontificia (statua equestre forse di Domiziano, Marsia di Mirone, Kynìskos di Policleto, ecc.). Le proprietà domizianee si estendevano anche nel versante del lago, presso le cui rive rimane ancora un grandioso ninfeo (detto Bergantino), oltre alle fondazioni di moli e di un faro. La villa di Domiziano incorporò ville preesistenti: alcune delle costruzioni esistenti nella villa Barberini, in opera reticolata databile all'ultimo secolo della Repubblica, vengono ora attribuite (dal Lugli) alla villa di Clodio.
Bibl.: Th. Ashby, Albalonga, in Journal of Philology, XXVI, 1914, pp. 37-50; G. Lugli, La villa di Domiziano sui colli Albani, in Bull. Com., XLV, 1917, pp. 29-78; XLVI, 1918, pp. 3-68; id., in Not. Scavi, 1946, p. 60, n. 4; E. L. Wadsworth, Stucco Reliefs of the First and Second Centuries, in Memoirs Am. Acad., IV, 1924, pp. 49-55.