CASTELBOLOGNESE (A. T., 24-25-26)
Comune della provincia di Ravenna, ampio 32,46 kmq., con 5877 ab. (1921), di cui 3359 viventi nelle case sparse. Il suo territorio si stende in pianura e giunge alle falde delle prime colline; il torrente Senio e il rio Sanguinario lo bagnano, la Via Emilia lo attraversa e taglia in due il centro principale. Cereali, canapa, uva, frutta, barbabietole, tabacco sono i principali prodotti del suolo; il pollame è allevato su ampia scala, e quindi notevole è l'esportazione delle uova. Il capoluogo, che è a 41 m. s. m. e conta 2518 ab., fu fondato dai Bolognesi ed è cinto di mura. È stazione della ferrovia Bologna-Rimini e della Castelbolognese-Ravenna, ed è anche punto di partenza di una ferrovia a scartamento ridotto, la ferrovia Val Senio, per Riolo dei Bagni.
La cittadina ha belle chiese tra le quali sono degne di menzione la principale, dedicata a S. Petronio, architettura di Cosimo Morelli (1729-1812), con un quadro del Santo titolare di F. Gianni (1760-1823); la chiesa di S. Sebastiano, del principio del sec. XVI, opera di mastro Lorenzo Galvani, già attribuita al Bramante.
Bibl.: G. Giordani, Cronichetta di C. B. con appendici, iscrizioni e note, Bologna 1837; S. Gaddoni, La chiesa monumentale di S. Sebastiano presso C. B., Imola 1924.