CASTAGNETTO, Cesare Trabucco, conte di
Uomo politico, nato a Torino il 1° giugno 1802, morto a Moncalieri il 29 ottobre 1888. Fu intendente generale, prima della casa del principe di Carignano, poi (1831) della real casa, infine sovrintendente generale della lista civile. Successore di G. B. De Gubernatis (agosto 1833) nell'ufficio di segretario privato di Carlo Alberto, il quale lo onorò di tutta la sua fiducia e lo creò senatore (3 aprile 1848), ebbe notevolissima parte negli avvenimenti del triennio 1846-1848, ora sicuro interprete del pensiero del re presso i liberali, specialmente lombardi, ora eco fedele presso di lui delle loro patriottiche aspirazioni. Le sue numerose lettere - ancora inedito è un Diario - fanno fede insieme del suo sincero patriottismo e della sua profonda devozione alla dinastia. Dopo l'armistizio Salasco fu travolto egli pure nella procella delle recriminazioni e delle calunnie che si avventarono contro Carlo Alberto. Rimase in disparte nel nuovo regno, lontano dalla corte e dalla politica attiva. Cattolico convinto, parlò al Senato, il 20 dicembre 1870, contro l'accettazione del plebiscito delle provincie romane e, il 21 gennaio 1871, contro la legge delle guarentigie.
Bibl.: C. Vicenzi, Il conte C. T. di Castagnetto, segretario del re Carlo Alberto, Milano 1908; V. Ferrari, Carteggio Casati-Castagnetto (19 marzo-14 ottobre 1848), Milano 1909; Rassegna storica del Risorg. italiano, 1922, p. 841.