FEDELE, Cassandra
Nata a Venezia verosimilmente nel 1465, ricevette educazione umanistica e tanto profittò negli studî greci e latini, che la sua cultura, dato il sesso e l'età, fu ritenuta un portento.
La F. scriveva versi elegantissimi, componeva orazioni ed epistole, disputava dei più alti problemi filosofici e conosceva come pochi allora, direttamente le opere aristoteliche. Tanti pregi le procurarono la stima di uomini dotti e di parecchi principi, quali Luigi XII, Ferdinando il Cattolico, Lodovico il Moro, ed altri; e quando Isabella regina d'Aragona nel 1488 insistette per attirarla alla sua corte, pare che il senato veneto si opponesse alla partenza, per non privare la città d'una donna così colta. Andata sposa a Giammaria Mappelli, medico vicentino, si recò con lui a Creta. Rimpatriata, e caduta dopo la morte del marito (1521) in gravi strettezze domestiche, si rivolse ai pontefici Leone X e Paolo III; da quest'ultimo ottenne (1547) d'essere eletta superiora dell'Ospitale di S. Domenico di Castello a Venezia, che governò fino alla sua morte, avvenuta il 24 marzo 1558. Di un'opera De scientiarum ordine, che aveva cominciato a scrivere, nulla rimane: le sue epistole ed orazioni pubblicò a Padova nel 1636 Filippo Tomasini, premessa una vita della scrittrice.
Bibl.: C. Cavazzana, C. F. erudita veneziana del Rinascimento, in Ateneo Veneto, 1906.