Scandalo che prende il nome dal complesso residenziale e per uffici di Washington. La notte del 17 giugno 1972 vi furono arrestate 5 persone, poi incriminate per spionaggio ai danni del comitato elettorale del candidato democratico alle presidenziali G. McGovern, che nel Watergate aveva sede. Il processo portò alla condanna dei 5 e di altre 2 persone, legate al comitato per la rielezione del presidente R.M. Nixon. Un’apposita commissione mise in luce la corresponsabilità dei più stretti collaboratori di Nixon, che furono costretti alle dimissioni (30 aprile 1973). Infine lo stesso Nixon, che era stato rieletto nel novembre precedente, dovette ammettere (dopo averlo negato più volte) di essere stato a conoscenza dell’affare e dei tentativi di arrestare il corso della giustizia per evitare la procedura di destituzione (impeachment) e quindi si dimise (8 agosto 1974). Il suo successore G.R. Ford lo prosciolse da ogni conseguenza penale.
Per estensione è invalso l'utilizzo del suffisso -gate per alcuni neologismi del linguaggio giornalistico indicanti scandali politici.