cascata
cascata [Der. di cascare, dal lat. cassicare, a sua volta der. di cadere e quindi "atto ed effetto del cadere"] [LSF] (a) Con rifer. analogico a una c. d'acqua o a una successione di c. d'acqua, qualifica un processo che innesca successivi processi analoghi in successione: per es., decadimento (di una particella) in c.; in partic., e con uso assoluto, il processo di moltiplicazione cui dà luogo una particella (protone, elettrone, fotone) primaria, di sufficiente energia: fotoni in c., o anche c. di fotoni, ecc.; c. elettromagnetica (v. atomi esotici: I 272 b); c. elettronica, ecc.; in condizioni adatte l'energia può essere ceduta, in successivi processi elementari, a un certo numero di particelle (secondarie), che a loro volta con analoghi processi cedono la propria energia ad altre particelle (terziarie) e così di seguito; per es., una c. elettronica può prodursi in un tubo a scarica, in cui elettroni primari acquistano energia cinetica sufficiente a ionizzare per urto molecole neutre, e altrettanto accade per gli elettroni secondari prodotti in queste ionizzazioni. (b) Con funzione aggettivale o avverbiale, la locuz. in c. è stata ed è ancor oggi spesso usata come equivalente a in serie, per indicare disposizioni di apparecchi l'uno di seguito all'altro: condensatori in cascata. ◆ [FNC] C. ideale: v. isotopi, separazione degli: III 344 c.