CASATI, Gerolamo, detto Filago
Nacque probabilmente a Pavia nella seconda metà del sec. XVI. Scarse e contraddittorie le notizie sulla vita e l'attività di questo autore, di cui non si conosce neanche la data di morte: i dati biografici certi e di notevole interesse anche per la sua attività artistica si ricavano unicamente dai titoli e dai frontespizi delle opere date alle stampe. Sappiamo così che il C. - frate carmelitano - era nel 1609 organista del duomo di Novara e, nel 1625, di quello di Romanengo (Cremona). Maestro di cappella del duomo di Como nel 1635, ricopri la stessa carica presso la chiesa del Carmine di Pavia nel 1654. Il Walther - seguito da molti altri studiosi (Fétis, Schilling, Bertolotti, Weissenbäck, ecc.) - identificava il C. con un musicista attivo alla fine del sec. XVI e maestro di cappella a Mantova, ma, in realtà, nelle fonti relative all'attività musicale a Mantova nel Cinquecento non si trova cenno (eccezione fatta per il Bertolotti) a nessun autore di questo nome. Inoltre, il dubbio che possa trattarsi di un omonimo del C. (dubbio che evidentemente indusse l'Eitner a introdurre nel suo QuellenLexikon due voci relative a due compositori diversi) non è facilmente risolubile poiché le opere attribuite al Casati "cinquecentesco" dal Walther, sono le stesse che possono essere attribuite con assoluta certezza al Casati attivo nella prima metà del Seicento.
Delle opere del C. ricordiamo: Sacrae Cantiones una, duabus, tribus, quatuor, et quinque vocibus in Organo concinendae Auctore Hieronymo Casato dicto Filagho a Novaria. In comunitatis Romanengi Ecclesia Organista. Opus primum, Venetiis 1625, dedicata a Camillo Grazzano "... Romanengi Praetori", che contiene ventisei composizioni; Armonicae Cantiones Una 2.3-4.5. Vocibus concinendae cum Missa, Magnificat, Litaniis B.M.V. unaq.; cum sonorum concentibus pro instrumentis Auctore Hieronymo Casato... Musices Praefecto, Maioris Ecclesiae Comi. Op. tertium, Mediolani 1635 (contiene: 4 brani a voce sola, 8 a due voci elo strumenti., 3 a tre voci, 4 a quattro voci e 8 a cinque, Messa breve; Magnificat Sesto Tono; Letanie della B. V.M.; o Angeli; La Biraga; La Santina Suonata à 2; La Maltivoglia Suonata à 3; La Bentivoglia Suonata à 4;composizioni, queste ultime, chiaramente ispirate ai cognomi di alcune nobili famiglie lombarde come i Birago, i Maltivoglio e i Bentivoglio); Messa e salmi brevi et facili per le solennità di tutto l'anno concertati a tre, quattro, e cinque voci, opera quinta... col basso continuo per l'organo, ibid. 1645; Liber quintus mottetorum uni, binis, ternisque vocibus concinendorum, opus septimum, ibid. 1657.
Due composizioni del C. (Ave filia Patris, II, n. 17 e OPatris Angelorum, II, n. 4) sono inoltre incluse nella raccolta Teatro musicale de Concerti ecclesiastici a due, tre, e quattro voci di diversi celebri e nomati autori con una Messa, Antifona, e Letanie, nuovamente esposto alla luce da Giorgio Rolla musico milanese, Milano 1649, dedicata al cardinal Montalto (il manoscritto si trova nell'Archivio della cappella del duomo di Milano: A. D. busta 6, n. 1); venne ristampato ibid. 1654 con dedica all'arcivescovo di Milano Alfonso Litta.
Due madrigali probabilmente del C., intitolati Dubbi frà duo mi vivo e Scherzava e poi fuggia, sono compresi nel Giardino novo Bellissimo di Varii Fiori Musicali Scieltissimi. Il primo libro de Madrigali a cinque voci Raccolti per Melchior Borchgrevinck Organista del Serenissimo Re di Danimarca, Copenhave 1605 (ristampata nel 1606); un brano del C. Hai quanto ne godo, è compreso in Madrigali et Arie per Sonare et Cantare nel Chitarone, liuto, o clavicembalo, a una, et due voci di Giovanni Ghizzolo da Brescia, col Gioco della Cieca, et una Mascherata de Pescatori, libro primo, Venetia 1609, raccolta dedicata a Michel Angelo Marchesi; il C. vi viene appunto definito "organista del duomo di Novara".
Bibl.: J. G. Walther, Musikalisches Lexikon, Leipzig 1732, pp. 144 s.; G. Schilling, Encyclopädie der gesammten musikalischen Wissenschaften, II, Stungart 1835, p. 154; A. Bertolotti, Musici alla corte dei Gonzaga in Mantova dal sec. XV al XVIII, Milano 1890, p. 74; A. Weissenbäck, Sacra Musica. Lexikon der kathol. Kirchenmusik, Klosterneuburg b. Wien 1937, p. 57; La musique instrum. de la Renaissance, a cura di J. Jacquot, Paris 1955, p. 310; W. S. Newman, The Sonata in the Baroque Era, Chapel Hill, N. C. 1959, pp. 98, 118; E. Bohn, Bibliographie der Musik-Druckwerke bis 1700, Berlin 1883, p. 90; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens, I, Berlin 1892, p. 141; Catalogue of manuscript music in the British Museum, II, Secular vocal music, London 1908, p. 168; C. Sartori, Bibl. della musica strumentale ital., Firenze 1952, p. 347; Id., Le musiche della cappella del duomo di Milano. Catalogo, Milano 1957, p. 36; R. Eitner, Bibliogr. der Musik-Sammelwerke des XVI. und XVII. Jahrhunderts, Berlin 1887, p. 451; Répert. intern. des sources musicales. Einzeldrucke vor 1800, II, p. 78; F. J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, II, p. 200; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 354; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 305; Grove's Dict. of music and musicians, II, p. 105; La Musica. Diz., I, p. 362; Encicl. d. musica Rizzoli Ricordi, II, p. 21; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, XV, Suppl., coll. 1355 s.