CASALMAGGIORE (A. T., 24-25-26)
Piccola città della provincia di Cremona con 4749 ab., situata a 25 m. s. m., sulla riva sinistra del Po. Poderose arginature la difendono dalle continue minacce del fiume. Le vie corrono parallele al grande argine maestro, che si allunga secondo il fiume. Fra i monumenti della cittadina sono degni di nota: il palazzo del comune, la rocca, avanzo d'antiche fortificazioni, il palazzo abbaziale, presso la nuova chiesa di S. Stefano, le case Vaini e Manganelli, la torre delle ore, eretta nel 1788 e il teatro sociale del 1783.
Il comune conta 14.909 ab. (1921) e comprende oltre il capoluogo altri 11 centri. Il territorio (kmq. 63,63) è assai fertile: produce foraggi, frumento, lino, ecc. Fiorenti le industrie dello zucchero (300 operai), della macinazione, dei latticinî, delle maioliche, del vetro, degli oggetti placcati in oro. Casalmaggiore è pure un mercato assai attivo per il commercio dei vini, della canapa, delle granaglie e dei foraggi.
Storica.- È nominata per la prima volta in pergamene del 786 e dell'878. Nel sec. XI faceva parte del contado di Brescia; passò poi sotto Casa d'Este dal 1055 al 1077 e nel 1091 sotto la contessa Matilde. Pervenuta nel 1390 in possesso dei Visconti, passò ai Veneziani, poi ritornò ai primi, finché Niccolò Piccinino, nel 1438, assediato il forte di Casalmaggiore, lo costrinse alla resa. Nel 1509 Federico Gonzaga, marchese di Mantova, ne prese possesso per Luigi XII, re di Francia; sconfitti i Francesi a Ravenna, Casalmaggiore venne in dominio di Massimiliano Sforza, duca di Milano, poi di Carlo V, che la vendette a Giovanni e Tommaso Marini nel 1545. Retrovenduta nel 1568 e da Filippo II concessa in feudo nell'anno stesso a Francesco Ferdinando d'Avalos, marchese di Pescara, venne redenta nel 1618 a favore della R. Camera. Nel 1649, era data in feudo al questore Giovanni Salvaterra; e solo nel 1717 la comunità otteneva il diritto di redimersi in perpetuo. D'allora in poi Casalmaggiore seguì le sorti del ducato di Milano, nel quale fu incorporata.
L'imperatrice Maria Teresa elevava il borgo di Casalmaggiore al rango di città nel 1754.
Arte della stampa. - La stampa d'un vero monumento della tipografia ebraica, il libro di Machazor (raccolta di preghiere all'uso delle sinagoghe), fu compiuta a Casalmaggiore nel 1486. Essa era stata cominciata l'anno prima a Soncino (v.) dai figli di Israele Soncino. Un esemplare su pergamena di questo prezioso volume si conserva nella Columbia University Library di New York. Verso la fine del sec. XVI Antonio Canacci ed Erasmo Viotti, pubblicarono la Gerusalemme liberata a Casalmaggiore, nuova redazione in 20 canti, apparsa pochi giorni dopo l'altra impressa a Parma nel febbraio 1581.
Bibl.: G. Romani, Storia di Casalmaggiore, Casalmaggiore 1830, voll. 10; Barili, Notizie storiche di Casalmaggiore, Parma 1812.
Per l'arte della stampa v.: De Rossi, De Hebraicae typographiae origine, Parma 1776, p. 28; G. Manzoni, Annali tipografici dei Soncino, I, Bologna 1883, p. 90; Fumagalli, Lexicon, Firenze 1905, p. 69.