casaccaro
s. m. (spreg.) Chi cambia casacca, schieramento, secondo la propria opportunità.
• [Beppe] Grillo ammette i «momenti difficili» di Civitavecchia e accusa: «Chi viene eletto e cambia idea, deve dimettersi, non cambiare casacca». Il paradosso è che [Patrizio] Carlini si era diligentemente dimesso, ma il subentrante, Luciano Girolami, non ha voluto saperne dei 5 Stelle ed è passato subito al Misto. E molto probabilmente non sarà l’ultimo a mollare. È «la piaga dei casaccari», come la chiama il sindaco Antonio Cozzolino. Che ringrazia Grillo, ma teme per il suo futuro. (Al[essandro] T[rocino], Corriere della sera, 22 gennaio 2017, p. 18, Politica).
- Derivato dal s. f. casacca con l’aggiunta del suffisso -aro.