casa-lavoro
(casa lavoro), loc. s.le f. Struttura dedicata alla detenzione, nei casi particolari stabiliti dall’autorità giudiziaria, che ha come obiettivo la rieducazione e il reinserimento sociale del detenuto.
• [Antonio Aieta] Deve scontare un anno in una casa-lavoro. Non è ancora ufficialmente latitante, ma lo diventerà presto se nei prossimi giorni non si presenterà all’autorità giudiziaria. (Roma, 18 maggio 2008, p. 1, Prima pagina) • Il pm Paolo Storari aveva invocato pene fino a 16 anni e 8 mesi di carcere per la mente del rapimento, il pluripregiudicato pure in una casa lavoro, 6 anni e 8 mesi a Laurenc Tanko, e 4 anni e 8 mesi per gli ultimi due imputati: Ilirjan Tamko e Marjus Anuta (tutti ancora detenuti). (Emilio Randacio, Repubblica, 21 maggio 2013, p. 15, Politica) • Domenica invece i carabinieri della Spezia hanno tratto in arresto Ali Abas, algerino di 50 anni, detenuto in una casa-lavoro nella zona di Chieti. L’uomo si trovava in licenza nella zona dello Spezzino. (T[iziano] Iv[ani], Secolo XIX, 26 agosto 2014, p. 15, La Spezia).
- Composto dal s. f. casa e dal s. m. lavoro.
- Già attestato nella Repubblica del 20 luglio 1988, p. 18, Cronaca (Piero Colaprico).