CARTONAGGI
. Si dà in generale il nome di cartonaggi a tutti i prodotti ottenuti dalla lavorazione dei cartoni e dei cartoncini in foglio, e più in particolare, a quelli foggiati a recipiente rigido, in modo da renderli adatti a contenere oggetti di qualsiasi specie. In origine la lavorazione dei cartonaggi formava un ramo secondario dell'arte del legatore di libri e solo con lo svilupparsi delle industrie e con l'affinarsi del gusto e delle esigenze del pubblico, si estese e acquistò importanza come ramo industriale indipendente, specialmente per la fabbricazione delle scatole.
I cartoni, secondo le lavorazioni alle quali devono venire sottoposti per ottenere gli oggetti con le volute caratteristiche, saranno di impasto, resistenza, elasticità, compattezza e spessore diversi.
I tipi più comunemente usati sono i seguenti:
1) cartoni cuoio, di pasta di legno bruna, a mano o a macchina, dello spessore fino a 4 millimetri. Sono molto resistenti e si usano per la confezione di scatole gregge ordinarie, scatole incurvate a caldo, impresse a rilievo, copertine, cartelle per libri. Non sono invece molto adatti per scatole incollate, e perciò, nella loro fabbricazione, si preferisce adottare la cucitura con filo metallico;
2) cartoni grigi, generalmente di cartaccia con un po' di cellulosa per aumentarne la resistenza. Come qualità sono quasi paragonabili ai precedenti e così pure per gli usi ai quali servono. Si preferisce però rivestirli con carta colorata, stampata, litografata, ecc.;
3) cartoncini grigi, della stessa composizione dei precedenti. Si usano molto i tipi tinti in pasta, specialmente quelli chiamati duplex e triplex, per scatole che non richiedono grande robustezza;
4) cartoni e cartoncini legno, tutti di pasta di legno o con una piccola percentuale di cellulosa per accrescerne la resistenza, porosi e fragili. Se devono servire alla confezione di scatole, si rivestono con carta patinata. Si possono però usare anche nudi, specialmente perché si lasciano facilmente imprimere a rilievo con caratteri taglienti;
5) cartoni paglia, fabbricati generalmente su macchina in tondo. Sono ruvidi, poco resistenti e si usano per cartonaggi greggi. Se opportunamente colorati, possono servire come surrogato dei cartoni cuoio;
6) cartoni ondulati, formati con l'accoppiamento di 2 0 3 fogli di carta paglia o carta ordinaria grigia naturale, del peso variabile fra gli 80 e i 160 grammi al metro quadrato, di cui uno (quello interno, se sono tre) è ondulato. Trovano applicazione nella confezione d'imballaggi e di scatoloni per oggetti fragili e delicati.
Quando agli oggetti che si devono fabbricare si vuol conferire qualche proprietà speciale o un aspetto migliore si usa preparare in precedenza i fogli di cartone seguendo un metodo adatto.
Così i cartoni che servono alla confezione di recipienti destinati a contenere liquidi o generi alimentari pastosi e grassi, come latte, formaggi, burro, marmellate, si rendono impermeabili all'acqua e ai grassi, imbevendoli di cera, paraffina, oli essiccativi, amido, caseina, ecc. Per allestire scatole di buona qualità, per le quali l'uso del cartone greggio non è indicato, si preferisce, invece di rivestire l'oggetto finito, ricoprire il cartone con un foglio di carta migliore, molte volte patinata, litografata a più colori o stampata su Offset; operazione che viene eseguita con l'aiuto di speciali macchine accoppiatrici. Allo stesso scopo, ma con risultato meno felice, i cartoni greggi, e specialmente i cartoni e i cartoncini grigi, vengono stampati in foglio con disegni, anche a più colori, generalmente con inchiostri tipografici, su speciali semplici macchine rotative a uno o più cilindri di gomma incisi con il disegno da riprodurre e muniti di calamaio. Sono ora molto usati anche i cartoni che imitano la grana delle pelli (foca, cinghiale, coccodrillo); all'uopo si usano goffratrici con cilindro di acciaio inciso, eventualmente munito di calamaio, e sottostante cilindro di carta.
Come si è accennato, i cartonaggi comprendono tutti gli articoli ottenuti lavorando il cartone, come p. es. anche fogli per album fotografici, cartelloni pubblicitarî, oggetti ornamentali, balocchi. Considerati però nel significato meno generico di recipienti di cartone, si possono dividere in tre gruppi principali.
Scatole rettangolari. - Costituiscono il tipo di scatola più diffuso e più importante; possono essere di un sol pezzo, oppure composte di una metà inferiore e di un coperchio, entrambi a lembi ripiegati e riuniti con un mezzo qualsiasi; in altri tipi le parti laterali sono riportate sui rispettivi fondi e nella metà inferiore possono anche essere provviste di collo interno, sporgente, così da formare battuta per il coperchio. I cartoni, tagliati nel formato conveniente, ricevono anzitutto un'impronta speciale (taglio a mezzo spessore o solcatura a V) lungo le linee che formeranno poi gli spigoli della scatola, allo scopo di facilitare la piegatura senza indebolire la scatola; gli angoli vengono scantonati e le parti laterali ripiegate e riunite lungo gli spigoli, sia incollando i lembi sporgenti del cartone, sia giuntandoli con strisce di carta gommata, oppure mediante cucitura con filo o nastro metallico, applicazioni di grappette di latta o di ribattini. La fabbricazione di scatole ordinarie gregge richiede poche macchine e di facile funzionamento; se però la lavorazione è fatta su larga scala industriale, si usano macchine moderne automatiche a forte produzione, le quali possono eventualmente essere collegate fra loro con nastri alimentatori e scaricatori, per rendere possibile l'applicazione del lavoro razionale a catena. Ciò si fa specialmente quando si tratta di prodotti fini, come p. es. nella fabbricazione di scatole per sigarette, per fialette da iniezioni, specialità medicinali. Questi tipi sono provvisti di collo interno per la battuta del coperchio e sogliono essere rivestiti di carta colorata, decorata o stampata.
Scatole pieghevoli. - Generalmente sono rettangolari di un sol pezzo e si distinguono dalle precedenti perché, una volta confezionate, possono venire ripiegate in doppio e di piatto su sé stesse e spedite così al consumatore, il quale può ricomporle in brevissimo tempo e con tutta facilità, senza l'uso di colla o di macchine, ma solamente ripiegando e fissando l'uno contro l'altro i lembi che costituiscono i fondi. Sono molto usate per l'impacco di merci in polvere o minute, per profumerie, medicinali, ecc. La tagliatura e la preparazione dei cartoni, salvo le necessarie varianti, vengono eseguite come per le scatole ordinarie. L'unione fissa viene fatta solamente lungo un lato e si eseguisce sia incollando fra loro le due parti, sia cucendole con filo metallico. Le macchine automatiche attualmente in uso, lavorando direttamente dal rotolo di cartoncinti greggio, dànno i fogli già stampati a più colori, ritagliati, tranciati, solcati, pronti cioè per la piegatura e la cucitura o incollatura. La confezione di scatole pieghevoli, può essere eseguita anche nelle macchine da stampa a platina, quando si inseriscano nella forma, oltre i caratteri, anche gli utensili e i coltelli necessarî per ottenere la solcatura e la tranciatura.
Scatole sagomate a fantasia. Comprendono quelle rotonde, ovali o di qualsiasi forma, che si usano per pillole, polveri medicinali, ciprie, boccette da profumi, e quelle ottenute col comprimere e stirare il cartone come se si trattasse di una lamiera metallica. Per le prime si ritagliano dai fogli di cartone i fondelli nella forma desiderata servendosi di ferri opportunamente sagomati chiamati fustelle. I fianchi vengono fissati ai fondelli sia con punti metallici ad angolo, sia con striscie di carta gommata. Quasi sempre sono provviste di collo interno e vengono rivestite di carta colorata, internamente anche di raso o di velluto. Spesso i fondelli si lasciano alquanto sporgenti, così che formino un bordino di colore diverso dal resto della scatola, ottenendo un buon effetto ornamentale. Le seconde si fabbricano sottoponendo il foglio di cartone ritagliato a una forte pressione fra stampo e controstampo riscaldati, in modo da conferirgli stabilmente la forma voluta. Le lavorazioni di finitura sono press'a poco eguali a quelle per le altre scatole. Gli spigoli risultano generalmente arrotondati, ma si possono anche ottenere oggetti a spigoli vivi, quasi come nelle scatole cucite. Così si fabbricano bomboniere, astucci per sigari e sigarette, scatole per carta da lettere, ecc.