cartismo
Movimento politico sociale inglese, che prese nome dalla People’s Charter, carta programmatica redatta nel 1838 da W. Lovett, con la collaborazione di F. Place. Il documento conteneva proposte di riforma politica riassumibili in 6 punti: suffragio universale maschile; scrutinio segreto; elezioni annuali; indennità ai deputati; collegi elettorali di uguali proporzioni; eleggibilità senza censo. Richieste analoghe (note sotto il nome di Plan of radical reform) erano già state presentate alla Camera dei Lord nel 1780, ma furono seppellite dalla reazione alla rivoluzione francese. Con la crisi economica dei primi decenni del 19° sec., tali richieste furono riproposte, in termini più urgenti, attorno al programma riformistico del c., che riuniva attorno a sé numerose e disparate organizzazioni come la Working Men’s Association di Londra, con scopi moderati ed educativi, la Political Union di Birmingham, con scopi di progresso sociale e di politica economica, e varie associazioni del Nord. Queste ultime erano guidate da F. O’ Connor, sostenitore della violenza come strumento di lotta, nonché fondatore del giornale del movimento cartista, il «Northen Star», che arrivò a vendere fino a 50.000 copie. I cartisti, tuttavia, videro respinte in Parlamento le loro petizioni: una, che aveva raccolto più di un milione di firme, nel 1839, e un’altra, che ne aveva raccolte 3 milioni, nel 1842. Seguirono sommosse, rapidamente represse, a Birmingham e a Newport. In seguito, aderirono al movimento radicali e rivoluzionari, mentre alle richieste politiche se ne aggiungevano altre di ordine sociale. Si affermarono, con tendenza ora riformistica, ora rivoluzionaria, le idee del diritto al lavoro e al suo prodotto integrale, in base alla teoria del plusvalore sottratto al lavoratore, nonché le aspirazioni alla socializzazione della terra e al controllo economico dei mezzi di produzione da parte dei lavoratori. La rivoluzione del 1848 in Francia parve il segno di un universale cambiamento: a Londra i cartisti organizzarono una manifestazione, che però fallì, segnando la disfatta del c., le cui richieste furono per lo più raccolte dal sorgente socialismo (➔).