Nicolai, Carsten
Nicolai, Carsten. – Artista tedesco (n. Karl-Marx-Stadt, odierna Chemnitz, 1965). Laureato in architettura del paesaggio, negli anni Novanta inizia a Berlino un percorso da autodidatta tra arti visive e musica elettronica concentrando i suoi interessi sul suono e le sue proprietà fisiche. Sperimentatore e ricercatore nell’ambito dell’arte contemporanea, musicista (in questo ruolo utilizza diversi pseudonimi, come Noto e Alva Noto), esplora, con le sue installazioni e performance, le connessioni tra visione, suono, architettura, scienza e le nuove dimensioni dispiegate dalle tecnologie più avanzate. L’approccio è inevitabilmente multidisciplinare e anche se alcuni elementi della sua ricerca lo avvicinano all’arte cinetica, optical e programmata, la sua produzione oltrepassa i generi e le discipline per esplorare i meccanismi della rappresentazione correlati alle potenzialità e ai limiti della percezione umana. La grande installazione Unidisplay – presentata nel 2012 al Musée d'art contemporain di Montréal e all'Hangar Bicocca di Milano – ben sintetizza la complessa opera di ricerca di N.: un’unica parete-display audiovisiva, lunga 50 m ma resa sconfinata dai due grandi specchi posti agli estremi su cui scorrono immagini astratte sequenziali in continuo mutamento; i diversi effetti visivi sono ottenuti anche grazie a software in grado di scomporre il suono e attribuire ai singoli elementi forme e colori. Un’esperienza sensoriale complessa, che crea nello spettatore uno spaesamento spaziotemporale. Si conferma così l’interesse predominante di N.: indagare le modalità di selezione e interpretazione della mente umana rispetto alle sollecitazioni offerte dalla realtà ed elaborate dall’artista. Le installazioni di N. sono state esposte nelle più importanti rassegne internazionali, come Documenta a Kassel (1997) e la Biennale di Venezia (2001, 2003), e nei maggiori musei e centri d’arte contemporanea. Fra le ultime mostre personali: Anti reflex, Schirn Kunsthalle di Francoforte (2005); Static fades, Museum Haus Konstruktiv di Zurigo (2007); Aoyama space, Kunstraum, Innsbruck (2009).