Vedi CARSOLI dell'anno: 1959 - 1994
CARSOLI (Καρσίολοι, Carsiŏli, Carseŏli)
Le rovine dell'antica C. si trovano tra Arsoli e Carsoli. C. fu città degli Equi, divenuta colonia di diritto latino tra il 302 ed il 298 a. C. Rifiutò uomini e denaro a Roma durante le guerre annibaliche e fu punita nel 204. Durante la guerra sociale fu distrutta dai Marsi (Flor., ii, 6, 11). Ricostruita, divenne municipium; vi soggiornò Ovidio, che ricorda la frigida Carseolis (Fast., iv, 681-712). Rimangono scarsi resti di costruzioni. Nel 1950 è stato scoperto a C. un deposito votivo che può essere con sicurezza datato tra gli ultimi decennî del IV sec. a. C. ed il 217, anno in cui fu introdotta la riduzione onciale di cui, però, non vi è traccia nelle numerosissime monete romane e romano-campane, di Rimini, Aquino, Napoli, Velia, Posidonia, trovate nel ripostiglio insieme a molte statuette bronzee di Ercole ed altre modellate in fretta, semplici e senza pretese, spesso grossolane e rozze che rappresentano giovani nudi, Marte, guerrieri, giovani offerenti, devoti. Dal deposito provengono numerosi oggetti di bronzo ed una notevole quantità di ceramiche nonché (rinvenuta in un saggio eseguito nel 1904) una serie di teste votive di argilla pallida e di fragile consistenza, vuote internamente. Sia le teste femminili che quelle maschili presentano uniformità di tecnica e di tipo fisico; dai confronti con le teste votive conosciute, queste formano un gruppo isolato: la convessità accentuata del profilo, gli occhi a mandorla, il naso appuntito, le labbra a spigoli sinuosi sono indici di una sensibilità autonoma e singolare, lontana da modelli classici. In esse è notevole però una scarsa organicità nei lineamenti con un contrasto tra l'impianto generale e l'esecuzione del particolare, che è caratteristico dell'arte medio-italica. Con ogni probabilità, esse furono eseguite nella stessa Carsoli. La datazione proposta è intorno al III sec. a. C.
Bibl.: G. F. Pfeiffer - Th. Ashby, Carsioli, in Supplementary Papers of the Amer. School of Classical Studies in Rome, I, 1905, pp. 108-140; A. Cederna, Scoperta di un deposito votivo del III sec. a. C., in Not. Scavi, 1951, p. 169; id., Teste votive di C., in Arch. Class., V, 1953, p. 186 ss.