CARRO e CARROZZA (IX, p. 159)
Carro armato (p. 165). I carri armati adottati dall'esercito italiano sono di tre tipi: carro d'assalto, carro di rottura e carro veloce.
Il carro d'assalto mod. 1935 è destinato a combattere insieme con la fanteria su terreno vario anche notevolmente accidentato; deve quindi rispondere a determinati requisiti di leggerezza e di maneggevolezza. Detto carro è armato di una coppia di mitragliatrici o di un cannoncino, o di un lanciafiamme; è lungo m. 3,15, pesa kg. 3200, ha velocità media di 35 km. orarî, porta 2 uomini di equipaggio.
Il carro armato di rottura è destinato ad aprire la strada alle fanterie su terreno organizzato a difesa; deve essere quindi molto più pesante e più potentemente armato. Il tipo in dotazione pesa infatti 8 tonnellate, è armato di un cannoncino da 37/40 in casamatta e di due mitragliatrici in torretta girevole; ha velocità di 30 km. orarî su strada.
Il carro veloce mod. 1935 deve essere dotato di notevole velocità per seguire le armi celeri con le quali è destinato ad agire. Le sue principali caratteristiche sono: lunghezza m. 3,10, peso 2 tonnellate, velocità oltre 40 km. su strada, armamento 2 mitragliatrici e 2 uomini di equipaggio.
Nel 1936 è stato anche sperimentato un "carro armato zappatore"; esso trasporta una speciale passerella, che può automaticamente mettere in opera e ripiegare, ciò che gli consente di superare ostacoli fino a 6 metri di larghezza e 5 di altezza.
I carri d'assalto sono organizzati in battaglioni (assegnati ai corpi d'armata) e in ogni battaglione sono aliquote di carri d'assalto mitragliatrici, carri d'assalto lanciafiamme e carri-cannone. Per ragioni addestrative, i carri d'assalto sono riuniti in reggimenti, a ciascuno dei quali è assegnato 1 battaglione carri di rottura. I carri veloci sono organizzati in squadroni.