CARREÑO DE MIRANDA, Juan
Pittore, nato in Avilés (Asturie) nel 1614, morto a Madrid nel 1685. Studiò pittura con Pedro de las Cuevas e con Bartolomé Román. Velázquez, avendo veduto alcuni suoi dipinti, lo chiamò a lavorare con sé alla decorazione del Palazzo reale, facendogli eseguire diverse composizioni mitologiche per la Sala degli specchi. Il C. riuscì soprattutto nei ritratti fra i quali è particolarmente notevole quello sontuoso d'un gentiluomo nel costume della corte di Carlo II, che ora si trova nel Museo del Prado a Madrid. In contrasto con la composizione smagliante e maestosissima di questo ritratto, il colorito del nostro artista è alcune volte morbido e assai delicato, come nel S. Antonio e il miracolo dei pesci del museo Balaguer, di Vilanova y Geltrú, e altre volte sembra imitare Rubens, come nel S. Sebastiano del Prado. Al C. si deve anche la grande composizione della vòlta della chiesa di S. Antonio dei Poitoghesi a Madrid. Nonostante i suoi pregi, il C. appartiene già alla decadenza, al pari di Claudio Coello, che fu l'ultima gran figura della cosiddetta scuola di Madrid. Fra i numerosi scolari del C. i più notevoli furono: Mateo Cerezo, Juan Martín Cabezalero, José Donoso, Francisco Ignacio Ruiz de la Iglesia, José Ledesma, Bartolomé Vicente e Luis de Sotomayor.
Bibl.: M. H. Bernath, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente).