NORTON, Caroline Elisabeth Sarah Sheridan
Scrittrice, nata a Londra nel 1808, morta il 15 giugno 1877. A 17 anni pubblicò una spiritosa satira, The Dandies' Rout, illustrata da lei stessa. Nel 1829 pubblicò il leggiero romanzo di vita elegante The Sorrows of Rosalie, cui seguì nel 1830 The Undyng One, rifacimento della leggenda dell'ebreo errante. Nel 1827 ella aveva sposato George Norton, le cui disavventure politiche ebbero eco antipatica nei rapporti con la moglie, e condussero a controversie che offrirono alla N. lo spunto per indirizzare (1855) una lettera alla regina Vittoria sulle leggi del divorzio, lettera che contribuì molto a orientare l'opinione pubblica verso la necessità di mutare la condizione giuridica delle donne. Sembra che la N. abbia fornito, almeno in parte, il modello a G. Meredith per la sua Diana of the Crossways. Fin dal 1836 la N. aveva pubblicato, seguendo l'esempio di E. Barrett, un libro: Voice from the Factories, che è un'appassionata condanna del lavoro dei ragazzi nelle officine.
Degli altri suoi romanzi, tutti lontani dallo spirito meramente mondano dei primi e che ebbero grande popolarità, si ricordano: The Child of the Islands (1845); Stuart of Dunleath (1851); The Lady of La Garaye (1862); Lost and Saved (1863); Old Sir Douglas (1867); The Rose of Jericho (1870) che è forse la sua opera migliore. Meritano ricordo anche i suoi versi: più che i volumi Poems (Boston Mass. 1833) e The Dream and Other Poems (1840), hanno pregio le Aunt Carry's Ballads (1847) dedicate ai nipoti e soffuse di molta grazia.
Bibl.: J. G. Perkins, The Life of Mrs. N., Londra 1909.