caro-bebe
caro-bebè (caro bebè), s. m. inv. Rialzo dei costi per il mantenimento e la cura dei neonati.
• Quella del caro-bebè ‒ spiega Linda Grilli ‒ è un’anomalia tutta italiana, alla quale non si sottrae nemmeno il periodo della gravidanza, tra esami diagnostici, articoli premaman e corredino per il neonato in arrivo. Il motivo? Non volendo far mancare nulla ai nostri amatissimi frugoletti, anche di fronte a prezzi spropositati o ad aumenti ingiustificati, finiamo per non rinunciare all’acquisto. Complice la pubblicità, che in questo senso gioca un ruolo fondamentale». (Avvenire, 20 marzo 2008, p. 2) • Caro bebè, caro bollette, caro spesa e caro vacanze. Incubi quotidiani per milioni di famiglie, strette nella morsa dei prezzi. (Sara Grattoggi, Repubblica, 18 settembre 2009, Roma, p. XV) • Siamo ancora i più cari d’Europa secondo il ministro per la cooperazione internazionale con delega alla Famiglia, Andrea Riccardi, che in un esposto inviato al presidente dell’Antitrust ha segnalato un fenomeno ricorrente, il caro-bebè: «Il comparto dei prodotti per la prima infanzia risulta caratterizzato da alcune specificità che incidono sulla formazione dei prezzi e sulla struttura della catena distributiva», denuncia il ministro. (Margherita De Bac, Corriere della sera, 18 febbraio 2012, p. 27, Cronache).
- Composto dal confisso caro- aggiunto al s. m. inv. bebè.
- Già attestato nel Messaggero Veneto del 4 marzo 2004, p. 1, Prima pagina.