CARNERI (Carner, Carneris, Carnero)
Famiglia di artisti originaria di Mori (Trento). Pare che ne sia capostipite Domenico, pittore, morto verso il 1533. Nel 1526 a Civezzano è attivo un lapicida, Francesco; fra il 1530 e il 1535 Simone (morto prima del 1548), pittore, figlio di Domenico. GiovanniDomenico di Simone, pittore e scultore, è documentato dal 1548 al 1582.
Nell'ottobre 1557 lavorò a Trento coi pittori Domenico Bortolotti, Giovanni Ligozzi e fra' Martino da Verona per la decorazione di un arco trionfale per il ritorno da Milano del cardinale Cristoforo Madruzzo. è documentato ancora nel 1559 e nel 1561 (per le feste in onore del nuovo cardinale Ludovico Madruzzo). Nello stesso anno lavorò per la costruzione di un arco per la visita della duchessa Eleonora di Mantova; altri archi eresse nel 1568, 1577 e 1580, coi figli Paolo e Simone, in onore del cardinale Andrea d'Austria, dell'arciduca Ferdinando e, ancora, del cardinale Ludovico Madruzzo. Nel 1581 era attivo nel castello vescovile di Velturno scolpendovi tra l'altro un bel caminetto in marmo; prima di allora aveva lavorato probabilmente anche nel palazzo vescovile di Bressanone, dove esistono tracce dell'opera sua.
Simone, figlio di Giovanni Domenico e di una Agnese, nacque a Trento il 27 luglio 1565: fu pittore e scultore come suo fratello Paolo. Nel 1573 con il padre e il fratello lavorava all'arco in onore del cardinale Andrea d'Austria. Verso il 1593 lavorava per la parrocchiale di Brentonico, dove eseguì "una custodia del SS. Sacramento de preda della macchia sopra Besagno et altre macchie et figure, rilievi et altre cose" (Weber, 1933), oggi sull'altar maggiore di detta chiesa.
Paolo di Giovanni Domenico nacque verso il 1560 e morì il 30 maggio 1629. Pittore e scultore, nel 1573, e ancora nel 1577, fu col padre e col fratello Simone impegnato per la decorazione di un arco a porta S. Martino. Nel 1579 costruì un nuovo arco per l'arrivo della regina di Spagna, Anna d'Asburgo. Nel 1588 gli fu allogata l'ancona absidale della chiesa di S. Maria Maggiore di Trento, finita nel 1590, e sostituita nel secolo successivo. Dalla moglie Elisabetta Dell'Acqua ebbe numerosi figli tra cui Mattia, architetto e scultore di fama.
Fonti e Bibl.: G. B. Zanella, S. Maria di Trento, Trento 1879, p. 20 (per Paolo); H. Semper, Docc. intorno alla fabbrica del Buonconsiglio, in Arch. stor. dell'arte, I (1895), p. 97 (per Simone di Giovanni Domenico); S. Pilati, Il vicariato di Brentonico, in Riv. tridentina, V (1905), 1, pp. 59-111, passim (per Simone di Giovanni Domenico); F.Menestrina, Mem. della Torre di Piazza in Trento, in Pro Cultura, I (1910), 1-4, pp. 1-16, 235-266 (per Paolo); J. Ausserer-G. Gerola, I docc. clesiani del Buonconsiglio, in Miscell. di storia veneto-trident., I(1925), n. 285 (per Simone di Domenico); S. Weber, Notizie di pittori del sec. XVI nel Trentino, in Atti della Soc. ital. per il progresso delle scienze, XX (1931), p. 561 (per Giovanni Domenico); Id., Artisti trentini ed artisti che operarono nel Trentino, Trento 1933, pp. 63-68; G. Canali, L'antica cappella mercantile nella chiesa dei domenicani in Bolzano, in Arch. per l'Alto Adige, XXXII (1937), pp. 515-517 (per un Mattia non identificabile); N. Rasmo, Gli scultori Benedetti e Domenico Molin, ibid., XXXVIII(1943), p. 33 (per Paolo); F. Cessi, Mattia C., Trento 1964, pp. 9-14, 43-46; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, pp.18 s., sub vocibus (con ult. bibl.).