CARMINIO o Carmino (fr. carmine; sp. carmín; ted. Karmin; ingl. carmine)
Il carminio propriamente detto (carminio di cocciniglia) è costituito essenzialmente dall'acido carminico, principio colorante della cocciniglia (v.), mescolato con sostanze organiche azotate e con piccole quantità di sostanze minerali. Per la preparazione industriale del carminio si suole trattare la cocciniglia con acqua bollente, aggiungere un po' di sostanze saline (allume, citrato di sodio, ecc.) alla soluzione limpida, e lasciare poi il liquido a riposo, finché si ottenga il precipitato rosso. Questo poi si lava, si secca e si mette in commercio, sia sotto forma di polvere umida, sia sotto forma di pani. Il carminio è insolubile nell'acqua, nell'alcool e nell'etere. Gli acidi però lo scoloriscono; l'ammoniaca lo scioglie colorandosi in rosso intenso, la potassa e la soda lo sciolgono colorandosi in violetto-porpora.
Il carminio si usa nella pittura ad acquerello, nella tintura di fiori artificiali, per fare belletti (v. cosmetici), per colorire dolci e bibite (carminio liquido per bibite; sciroppo di carminio). In commercio, la migliore qualità conosciuta è la Carminio Nacarate, in scatole, graduata secondo l'intensità del colore. Con i residui della preparazione del carminio, si preparano anche alcune lacche speciali, di alluminio o di stagno, dette lacche carminate.
Di natura diversa del carminio di cocciniglia sono il carminio di cartamo, il carminio di alizarina, il carminio giallo (v. coloranti sostanze).