Pittrice cilena (n. Santiago del Cile 1942). Ha vissuto a Milano (1953-60), a Roma (1961-76) e di nuovo a Milano, con lunghe parentesi a Londra e a New York; dal 1969 al 1989 ha insegnato discipline pittoriche nei licei artistici delle due città italiane. Dopo avere esordito nell'ambito dell'astrattismo geometrico (Composizione, 1965, Torino, Galleria Sabauda), si è rivolta a ricerche concettuali. La produzione degli anni Settanta trova espressione nella serie dei Dittici, costituiti da due tele accostate, una interamente dipinta e l'altra lasciata allo stato grezzo, che tendono a rappresentare le infinite potenzialità espressive della pittura. Ha impiegato inizialmente soprattutto la grafite, poi sostituita dai colori primari. Dalla metà degli anni Ottanta ha dato inizio alla serie dei Tondi e ai progetti di pale, opere nelle quali sono sempre più evidenti l'uso di un acceso cromatismo e l'interesse per il valore materico della pittura. Oltre a varie personali (Galleria Grossetti di arte contemporanea di Milano, 2004 e 2007; Galleria Peccolo di Livorno, 2006), ha partecipato a rassegne collettive (Quadriennale di Roma, 1973, 1986) e a mostre tematiche, tra le quali Linee della ricerca artistica in Italia: 1960-1980 (Roma, Palazzo delle esposizioni, 1981) e Arte italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica (Bologna, Galleria d'arte moderna, 1998).