CARLOS di Borbone iunior
Pretendente al trono di Spagna, nato a Lubiana il 30 marzo 1848, morto a Varese il 18 luglio 1909. Era figlio di don Juan, terzogenito del primo don Carlos, e dopo la sottomissione del padre e degli zii alla regina Isabella riaffermò solennemente dall'esilio di Londra, il 20 luglio 1868, la dottrina legittimista proclamandosene campione. Ottenuto l'appoggio del generale Cabrera, valoroso luogotenente di suo nonno don Carlos, entrò nel 1869 in territorio catalano, ma dovette ben presto uscirne. Un nuovo tentativo del maggio 1872 fu un insuccesso, mentre la convenzione di Amoravieta assicurò agl'insorti l'impunità in nome del re Amedeo. C. tornò in Ispagna nel 1873, impegnandosi a ristabilire le antiche franchigie (fueros) della corona d'Aragona e sforzandosi di contenere le rappresaglie dei suoi più focosi partigiani. Dopo l'abdicazione del re Amedeo, i carlisti trionfarono nelle provincie basche e catalane, sebbene il maresciallo Serrano riuscisse a liberare Bilbao dall'assedio dei carlisti. La restaurazione del giovane re Alfonso XII tolse a C. l'appoggio di molti elementi conservatori e clericali che gli si erano stretti intorno soprattutto in odio alla repubblica; offerse invano un armistizio alle truppe costituzionali che nel 1876, comandate dal Martínez Campos, lo sloggiarono dal quartier generale che aveva stabilito da tre anni nel cuore delle provincie basche, e dovette rifugiarsi in Francia, poi a Venezia.