ZUCCHI, Carlo
Generale napoleonico, nato a Reggio Emilia il 10 marzo 1777, ivi morto il 31 dicembre 1863. A 19 anni era sottotenente in un battaglione di volontarî reggiani; a 26, capobattaglione nell'esercito cisalpino; a 32, generale di brigata; a 34, ispettore generale della fanteria del Regno Italico. Dopo la battaglia della Raab (1809) in ricompensa della sua gloriosa azione fu da Napoleone nominato barone dell'Impero. Prese parte alla campagna del 1813, durante la quale ebbe il grado di generale di divisione; e alle successive campagne del 1814 in Italia sotto il viceré Eugenio. Caduto Napoleone, passò per breve tempo all'esercito austriaco, dal quale presto si ritirò. Accusato di segrete intese con i liberali piemontesi, fu imprigionato nel 1823. Prese parte ai moti del 1831 nella Romagna alla testa di formazioni volontarie e fu, per questo, imputato di tradimento. Catturato in mare dagli Austriaci dopo la caduta di Ancona, fu condannato a morte; la pena gli fu commutata in quella del carcere a vita. Liberato allo scoppio della rivoluzione del 1848, fu poco dopo chiamato da Pellegrino Rossi a far parte del governo romano, quale ministro della Guerra. Quando Pio IX abbandonò Roma, il generale Z. - pur sapendo di giocare con quel gesto la propria popolarità - seguì il pontefice. La sua carriera fu, così, chiusa. Alla proclamazione del regno d'Italia, fu nominato luogotenente generale a riposo.