Generale francese (Pau 1763 - Stoccolma 1844). Dopo una rapida carriera durante la Rivoluzione, partecipò da generale, accanto al Bonaparte, alla campagna d'Italia. Stimato da Napoleone, fu inviato da lui a Parigi con varî incarichi. Dopo aver represso un moto realista a Marsiglia, fu ambasciatore a Vienna (febbr. 1798), donde partì in seguito a un moto popolare contro l'ambasciata: il suo gesto, disapprovato dal Direttorio, causò il suo ritiro. Accettò nel 1799 un comando sul Basso Reno; nominato ministro della Guerra, riorganizzò efficacemente l'esercito. Caduto in disgrazia dopo il colpo di stato del 18 brumaio, che di sapprovava, fu riconciliato con Napoleone da Giuseppe Bonaparte, di cui aveva sposato la cognata. Maresciallo di Francia (1804), principe di Pontecorvo (1806), si distinse a Ulma, ad Austerlitz, a Lubecca, a Wagram. Per le sue doti brillanti, ammirate dagli scandinavi durante l'occupazione della Danimarca (1808), fu eletto il 21 ag. 1810 dagli stati di Svezia erede al trono e adottato dal re Carlo XIII. Sovrano di fatto, dopo l'occupazione della Pomerania svedese da parte della Francia (genn. 1812) partecipò alla grande coalizione contro Napoleone riportando le vittorie di Grossbeeren e Dennewitz e intervenendo alla battaglia di Lipsia. Nel 1814 costrinse la Danimarca a cedere la Norvegia, stroncando un tentativo autonomista norvegese. Salito al trono nel 1818, curò efficacemente lo sviluppo economico del paese. Da lui discende l'attuale dinastia reale della Svezia.