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CARLO MARTELLO

di Francesco Cognasso - Enciclopedia Italiana (1931)
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CARLO MARTELLO

Francesco Cognasso

. Maestro di palazzo e principe dei Franchi. Figlio di Pipino, detto di Heristall, e di Alpaide sua prima consorte (o concubina), nacque verso il 689. Quando nel 714 Pipino morì, gli succedettero nel maggiordomato Arnolfo e Ugo nell'Austrasia, Teobaldo nella Neustria, suoi nipoti. Il governo però era nelle mani della vedova Pleltrude. Il regno franco attraversò un momento di crisi: ché i Neustriani si ribellarono, mentre Frisoni, Turingi, Alamanni, Sassoni, Aquitani minacciavano i confini. C., che per qualche tempo fu prigioniero di Pleltrude, seppe salvare la monarchia franca dallo sfacelo: riuniti gli Austrasiani, combatté e vinse i Neustriani ad Amblève e a Vincy (717) e costrinse poi Pleltrude a riconoscere la sua autorità. Quando i Neustriani cercarono appoggio dal duca di Aquitania, C. li vinse di nuovo a Soissons (719). Egli riuscì così a salvare l'unità del regno; lasciò sul trono il merovingio Clotario IV, poi dal 721 Teodorico IV, con autorità nominale; anzi, morto Teodorico nel 737, lasciò il trono vacante. Ogni potere era nelle sue mani e i cronisti lo chiamano già principe dei Franchi, re di fatto se non di nome. Chiesa e amministrazione furono completamente nelle sue mani; è vero però che dei criterî suoi in fatto di governo molto si discute fra i critici moderni. Dedicò tutte le sue cure a consolidare e ad estendere con una serie di campagne vittoriose contro Sassoni e Frisoni (719-738), Alamanni (730) e Bavari (725-728) i confini dello stato. Il duca di Aquitania fu costretto a riconoscere la sua sovranità. Delineatasi, dopo il 720, la minaccia dell'invasione araba in Settimania e in Provenza, C. discese ripetutamente a ricacciare i nemici, che nel 725 arrivarono sino ad Autun e nel 732 comparvero sino a Poitiers. Quivi appunto li batté C. in una grande battaglia, il 17 ottobre 732 (a Moussais-la-Bataille), arginandone il dilagare, ma senza riuscire a togliere loro la Settimania e la valle del Rodano. Nel 737 riuscì a strappare loro Avignone; ma nel 739 dovette fare appello all'aiuto di re Liutprando e dei Longobardi. Per sua iniziativa i grandi missionarî Pirmin, Willibrod, Wynfrith (S. Bonifacio) incominciarono l'opera di cristianizzazione della Germania settentrionale. Richiesto dal papa di aiuto contro il re Liutprando (739), rifiutò. Morì il 22 ottobre 741 a Quiercy-sur-Oise, lasciando il maggiordomato e il principato dei Franchi ai due figli Carlomanno e Pipino, natigli dalla moglie Chrotrude, mentre dalla concubina Svanahild ebbe un figlio naturale, Grifone. L'origine del suo soprannome di Martello è dubbia. C. M. costituì un grande regno franco, la potenza più forte sorta sulle rovine dell'Impero di Roma, introdusse nella vita dell'Europa occidentale cristiana i popoli di Germania sino al Weser e al Danubio; difese validamente la cristianità contro gli Arabi.

Bibl.: Oltre le opere citate alla voce carolingi, vedi: Th. Breysig, Jahrbücher des fränkischen Reiches. 714-741. Die Zeit Karl Martells, Lipsia 1869; E. Mercier, La bataille de Poitiers et les vraies causes du recul de l'invasion arabe, in Revue histor., 1878.

Vedi anche
battàglia di Poitiers Battaglia combattuta nella pianura tra Poitiers e Tours (Francia occid.), nel 732, all'epoca dell'invasione araba della Spagna. La vittoria dell'esercito di Carlo Martello sugli arabi segnò l'arresto dell'avanzata di questi ultimi in Europa e l'assestarsi dei loro confini entro la Penisola Iberica. Grifóne Principe franco (n. 726 - m. 753). Figlio di Carlo Martello e della seconda moglie Sonichilde, fu a lungo coinvolto in lotte di successione coi fratelli Carlomanno e Pipino, lotte che continuarono, anche per l'irrequietezza di G. stesso, pur quando Pipino cercò con benefici e rendite di calmarne il malanimo. ... Teodorico IV Figlio (n. 713 circa - m. 737) di Dagoberto III. Alla morte di Chilperico II (721), Carlo Martello lo tolse dal monastero di Chelles, e lo fece re, ma nominalmente; a T. succedette interinalmente Carlo Martello. Alamanni Popolazione germanica nominata la prima volta quando Caracalla li combatté sul Meno (213 d.C.). Gli A. (al cui interno gli Svevi dovevano costituire il gruppo più vasto), dopo una prima invasione della Gallia (233), irruppero nel 260 attraverso il limes germanico-retico fino al Danubio e poi fino al ...
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    Maestro di palazzo dei franchi (n. 689 ca.-m. 741). Figlio di Pipino II di Héristal, salvò il regno dei franchi sottomettendo la Neustria ribelle e, quando il trono divenne vacante (737), governò col titolo di maestro di palazzo. Ampliò i confini dello Stato, battendo sassoni, frisoni, alemanni e bavari ...
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Vocabolario
martèllo
martello martèllo s. m. [lat. tardo martellus, affine a malleus «maglio»]. – 1. a. Utensile che serve per battere, costituito da un blocchetto di acciaio (o talvolta di materiali meno duri, come rame, ottone e sim., e per taluni usi speciali...
martellare
martellare v. tr. e intr. [der. di martello] (io martèllo, ecc.). – 1. tr. a. Battere col martello, ripetutamente e ritmicamente, la superficie di un oggetto, di una struttura o la massa di un materiale resistente, per lavorarli, dare loro...
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