MAROCCHETTI (Marochetti o Marrocchetti), Carlo
Scultore, nato a Torino il 14 gennaio 1805, morto a Passy (Parigi) il 28 dicembre 1867. A dodici anni in Parigi, dove il padre si era trasferito per ragioni politiche, modellò in cera una piccola riproduzione del Gladiatore morente, molto ammirata da G. Bosio. Questi volle nel suo studio il giovinetto il quale frattanto seguiva le scuole secondarie e studiava disegno e pittura col barone G. A. Gros. Diciassettenne, il M. si recò a Roma, quindi tornò a Parigi, dove un gruppo di genere, La fillette à l'oiseau, al Salon del 1826, ora al castello di Aglié, lo rivelò al gran pubblico. Nel 1831 il M. vinse il concorso dell'Accademia Albertina per la statua a mons. V. M. Pallavicino Mossi e nello stesso anno ottenne nuovi successi al Salon con un Angelo ribelle. Rimase in Francia onoratissimo e carico di commissioni (Due angeli adoranti per la chiesa della Maddalena; monumento al marchese S. Tomaso al Père-Lachaise; monumento a V. Bellini, ivi; bassorilievo della battaglia di Jemappes per l'Arco dell'Étoile; statue di La Tour d'Auvergne per Cartraix, del maresciallo Valée per la scuola militare di Saint-Cyr, e del duca d'Orléans, ora a Versailles) fino al 1848, quando, dopo la rivoluzione di febbraio, si recò a Londra. Vi fu assai ben accolto, e, protetto dalla regina e dal principe consorte, eseguì successivamente varî monumenti per la chiesa di S. Paolo, numerosi busti e molte statue, fra cui quella della principessa Elisabetta, figlia di Carlo I, per la chiesa di S. Tommaso a Newport, il monumento equestre di Riccardo Cuor di Leone, collocato presso la Camera dei lord, e la statua, anche equestre, della regina giovinetta, inaugurata a Glasgow nel 1856. La più bella delle sue opere è il monumento equestre a Emanuele Filiberto in Torino, capolavoro della statuaria equestre del sec. XIX, originalissimo, di una rara unità di effetto nella sua compostezza severa e imponente, ricco di movimento e di spirito eroico, esposto nel 1838 nel cortile del Louvre e inaugurato il 4 novembre dello stesso anno. Assai meno felice è il monumento torinese a Carlo Alberto. Altre opere fra le principali del M.: Pesaro, statua di Rossini; Parigi, ospedale La Riboisière, monumento della fondatrice; Annecy, statua di Berthollet (1843); Glasgow, statua equestre del principe Alberto; statue equestri del generale Wellington a Glasgow, a Leed, a Strathfieldsday.
Bibl.: M. Calderini, C. M., Torino 1928; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.