LASINIO, Carlo
Pittore e incisore, nato a Treviso il 10 febbraio 1757, morto a Pisa nel 1839. Fu conservatore delle belle arti a Pistoia, e professore all'accademia di Firenze, centro di tutta la sua attività. Iniziatosi all'incisione (le sue prime stampe sembrano essere del 1786: Il S. Sinodo di Pistoia), vi si appassionò grandemente, pubblicò delle serie di tavole come Gli ornati presi da graffiti e pitture antiche... di B. Pocetti, Firenze 1789; partecipò a grandi edizioni; fece delle grandi tavole come quella rappresentante la flotta di Nelson nel porto di Livorno nel 1800 e delle serie di piccoli buoni ritratti, incisi a punti. Ma il L. occupa un posto a sé nella storia dell'incisione soprattutto per aver introdotto in Italia l'incisione su lastre multiple per la stampa in colori secondo il procedimento dei D'Agoty. Fece così il ritratto di Édouard D'Agoty, una serie degli autoritratti della Galleria degli Uffizî, una serie di tipi popolari fiorentini, una serie di costumi toscani e qualche grande tavola da quadri delle gallerie fiorentine (Giorgione, Fra Bartolomeo, G. Lipsio, ecc.).
Codeste sue incisioni sono per lo più stampate nei colori dominanti del rosso, dell'azzurro e del giallo, in campi netti, raccordati talora a mano, con risultato variabile da foglio a foglio. L'organizzazione creata dal L. non gli sopravvisse, e il procedimento tricromico in Italia non fu più adoperato sino all'introduzione della riproduzione derivante dalla fotografia. Firmò col proprio nome, con le iniziali, col plurale, e con l'anagramma C. Silanio.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXII, Lipsia 1928 (con la bibl. precedente); A. Calabi, La gravure italienne au XVIIIe siècle, Parigi 1931, pp. 38-39, 58, 61-62.