Secondogenito (Napoli 1748 - Napoli, secondo altre fonti Roma, 1819) di Carlo III e di Maria Amalia di Sassonia, nel 1765 sposò Maria Luisa, figlia dello zio Filippo duca di Parma, e ne subì l'influenza per tutta la vita. Morto il padre, fu proclamato re di Spagna (1788). Ebbe dapprima ottimi ministri, quali il conte di Floridablanca e il conte di Aranda, ma finì col soggiacere a uno degli amanti della regina, l'onnipotente M. Godoy, contro il quale si formò il partito "Fernandino" (dal principe ereditario Ferdinando). Scoperta (1807) la congiura contro il Godoy, il re accusò pubblicamente il figlio, per assolverlo però poco dopo. Ma, scoppiata il 17 marzo 1808 in Aranjuez la rivolta contro il Godoy, le truppe francesi colsero l'occasione per occupare Madrid, e Carlo, dopo aver abdicato a favore di Ferdinando (19 marzo 1808), partì per Baiona, ove Napoleone l'obbligò a cedergli i diritti alla corona di Spagna (5 maggio 1808). Da allora Carlo trascorse la sua vita a Fontainebleau, a Compiègne, a Roma.