Frugoni, Carlo Innocenzo
L'unico contatto meritevole di menzione fra l'abate e letterato genovese (1692-1768) e D. si ebbe quando il Bettinelli pubblicò la nota raccolta dei Versi sciolti di tre eccellenti autori moderni (1757) preceduta dalle Lettere di Virgilio ai legislatori della nuova Arcadia. Uno degli ‛ eccellenti autori ' era appunto il F., il quale, a quanto pare, non era a conoscenza delle intenzioni del Bettinelli, e non gradì che la sua opera fosse portata ad esempio di poesia moderna in opposizione alla poesia del passato e in ispecie a quella dantesca. Ma soprattutto lo irritò l'esser coinvolto nella critica spregiudicata contro il mondo delle tradizioni e dei modelli indiscutibili.
In verità una sua lettera all'Algarotti del febbraio 1756, in cui egli auspica, sia pure come omaggio della Musa al nobile I. A. Sanvitale, l'uscita di tre poemetti in versi sciolti, uno dell'Algarotti stesso, uno del Bettinelli e uno suo, e fa cenno a un " poetico Triumvirato " (l'espressione che divenne poi comune per indicare i tre ‛ autori ' moderni della raccolta bettinelliana), ha mosso a sospettare o che egli sia stato il nascosto promotore dell'iniziativa o che abbia sollecitato in tal senso il Bettinelli: " Sarò io l'ombra del quadro ", dice nella lettera citata. Ma di ciò non esistono prove. Sta di fatto che in un'altra lettera a L.A. Loschi del 27 settembre 1764 il F. sfoga il suo malumore e unisce la sua voce alle tante che s'innalzarono a protestare per la violazione compiuta ai danni di " que ' nostri primi padri della poesia ": " Eglino sono in regno. Molte età, e tutte le nazioni, senza contradizione gli hanno riguardati e gli riguardano, e gli riguarderanno, come i primi maestri dell'italiana poesia. Perché volere a tante età e a tante nazioni opporsi e farle passare per tante balorde? Io non lo approvo ".
Parole, è evidente, dove è inutile cercare ragioni critiche o motivi ideologici, e dove null'altro si segnala se non un rispetto del tutto estrinseco e convenzionale per la tradizione.
Bibl. - G. Zannoni, Lettere e rime inedite di C. I. F., Roma 1895 (contiene la lettera all'Algarotti); ID., Una lettera inedita di C. I. F. a Lodovico Antonio Loschi, ibid. 1895; Poesie di mille autori intorno a D.A., a c. di C. Del Balzo, VI, ibid. 1898, 546; L. Morandi, Voltaire contro Shakespeare, Baretti contro Voltaire, Città di Castello 1884, 133; C. Cantù, L'abate Parini e la Lombardia nel secolo passato, Milano 1892, 46 ss.; E. Bouvy, La critique dantesque au XVIII siècle: Voltaire et les polemiques italiennes sur D., Bordeaux 1895; A. Torre, Le " Lettere virgiliane " e la " Difesa di Dante ", in " Giorn. d. " IV (1896) 145; G. Zacchetti, La fama di D. in Italia nel sec. XVIII, Roma 1900; F. Sarappa, La critica di D. nel sec. XVIII, Nola 1901; Barbi, Problemi I 455-472.