Figlio (n. 1254 - m. Napoli 1309) di Carlo I d'Angiò; principe di Salerno (1271), aveva sposato (1270) Maria di Ungheria, erede di quel trono. Fatto prigioniero (1284) dagli Aragonesi durante la guerra del Vespro, fu liberato col trattato di Campofranco (1288), quando era già divenuto re di diritto per la morte del padre (1285). Proseguì fino al 1302 senza successo la lotta per la riconquista della Sicilia, e probabilmente per necessità di denaro distrusse la ricca colonia saracena di Lucera (1300). Intanto in Ungheria, morto il re Ladislao IV (1290), C. aveva imposto il figlio Carlo Martello, che però scomparve presto (1296). Restaurò il proprio dominio in Piemonte, mentre in Oriente si dovette limitare al principato d'Acaia. Dal 1302 fino alla morte prese larga parte alla vita politica dei comuni toscani, facendovi agire come vicario il figlio Roberto.