GIACOMINI, Carlo
Anatomico e antropologo, nato a Sale presso Alessandria il 25 novembre 1840, morto a Torino il 5 luglio 1898. Si laureò in medicina nel 1864 e fu medico volontario durante la guerra del'66. Ritornato a Torino, si dedicò alla sifilografia, ma, dopo un breve periodo di prestazione sanitaria nella guerra francotedesca del'70, lo vediamo dividere il suo tempo fra la clinica e l'anatomia. Divenuto assistente e quindi incaricato di anatomia topografica, solo nel 1880 poté divenire ordinario di anatomia, vincendo le ostilità che la lotta fra le scuole gli opponeva. Fino alla morte la sua attività, intensissima, si divise fra la scuola e la ricerca. Fu insegnante apprezzatissimo per le sue qualità di chiarezza e di ordine di esposizione e uomo di grande serenità di giudizio e di forte indipendenza di carattere. Le ricerche classiche di G., alle quali resterà legato il suo nome, sono: quelle sull'anatomia e sulla teratologia dell'encefalo, specialmente sulle circomvoluzioni cerebrali (uno speciale processo di conservazione per indurimento del cervello porta il suo nome), quelle sull'anatomia del Negro, che costituiscono un modello di ricerca di antropologia fisica, per la grande abbondanza di fatti ed esattezza della loro determinazione, e le ricerche sulle anomalie di sviluppo dell'embrione umano. Anche le collezioni del Museo anatomico di Torino devono molto alla sua attività.