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GESUALDO, Carlo

di Adelmo Damerini - Enciclopedia Italiana (1932)
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GESUALDO, Carlo (principe di Venosa, conte di Consa)

Adelmo Damerini

Compositore, nato a Napoli circa il 1560, morto ivi circa il 1614. Ebbe un'ottima educazione musicale a cura probabilmente di Pomponio Nenna. Nel suo palazzo principesco teneva ai suoi stipendî ottimi musicisti e dava concerti, ai quali partecipava egli stesso in qualità di compositore e di suonatore. Fondò un'accademia musicale alla quale, tra gli altri, fu ascritto Torquato Tasso, legato al G. da stretta amicizia. Nel 1588 sposò la cugina Maria d'Avalos che, divenuta l'amante di Fabrizio Carafa duca d'Andria, fu dal G. uccisa col Carafa (1590). Questo fatto tragico ebbe decisiva influenza sulla vita del G. e sulla stessa sua attività artistica: egli si ritirò per quattro anni nel suo castello presso Avellino. Fu quello un periodo di meditazione e di maturazione: il dilettante, il mecenate divenne artista creatore, che in forme d'arte trovò una sintesi delle sue esperienze. Il suo Primo Libro di madrigali, pubblicato presso lo stampatore Baldini di Ferrara, data infatti dal 10 maggio 1594. Il G. aveva sposato in seconde nozze, il 21 febbraio di quell'anno, Eleonora, figlia di Alfonso d'Este. L'intensa vita musicale della corte di Ferrara accese e sviluppò il personale lirismo del G.

Questo è stato variamente giudicato. Il Burney non vide in G. che un dilettante, e il Kiesewetter ripeté su per giù lo stesso giudizio. Altri non apprezzarono in lui che l'audace ricercatore di armonie dissonanti e di cromatismi inusitati. Anche oggi H. Prunières e Ch. van der Borren non vedono nel G. che lo straordinario novatore armonico. La più equilibrata valutazione dell'opera gesualdina rimane quella di A.W. Ambros, ripresa dal Pannain con le seguenti parole: "A G. piace intensificare l'espressione mediante l'alterazione dei suoni in semitoni ascendenti.... G. tende soprattutto ad una espressione intensa; la modulazione è per lui una seconda natura. Egli non attende, per modulare, neppure che il testo gli offra un qualsiasi punto d'appoggio.... Il tratto principale del madrigale di C.G. si potrebbe definire come una deliziosa malinconia; vi aleggia una molle trasognata vocalità che assume l'espressione di un ardente, appassionato, sconfinato, insoddisfatto sogno". Carattere di soave malinconia che, come avverte G.M. Gatti, si può accostare a quello del Tasso, poeta che ha molti punti di contatto con lo spirito del G. e di cui questi musicò ben 36 madrigali, come risulta dalle lettere del Tasso medesimo. Del G. conosciamo sei libri di madrigali a 5 voci stampati dal 1594 al 1611, riuniti in volume da Simone Molinaro nel 1613, e madrigali a 6 voci pubblicati nel 1626 da Muzio Effrem. L. Torchì ha inserito 5 madrigali nel vol. IV dell'Arte musicale in Italia; un'edizione fu compilata da P.M. Masson e un'altra da I. Pizzetti nei voll. 59-62 della Raccolta Nazionale delle musiche italiane diretta da G. d'Annunzio.

Bibl.: N. D'Arienzo, Un precursore di A. Scarlatti, Milano 1892; Th. Kroyer, Die Anfänge der Chromatik, Lipsia 1901; F. Keiner, Die Madrigalen des G. de V., Lipsia 1914; G. Pannain, Le origini della scuola musicale napoletana, Napoli 1914; L. Torri, C. Gesualdo, principe di V., in Rivista Musicale Italiana, 1914, 3; C. Gray e Ph. Heseltine, C.G., Londra 1926.

Vedi anche
madrigale Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto pastorale. ● Tra i più antichi madrigale sono da ricordare quelli petrarcheschi. In origine ... Luca Marènzio Marènzio ‹-z-›, Luca. - Musicista (Coccaglio, Brescia, 1553 circa - Roma 1599). Allievo del parmense Giovanni Contino. Con la dedica di un primo libro di madrigali a 5 voci si procurò la protezione del cardinale Luigi d'Este che nel 1581 gli affidò la direzione della propria cappella. Dal 1586 al 1591 ... Girolamo Frescobaldi Musicista (Ferrara 1583 - Roma 1643). Allievo di Luzzasco Luzzaschi. Nel 1604 è a Roma, cantore e organista dell'Accademia di S. Cecilia. Nel 1607 segue il prelato, poi cardinale, Guido Bentivoglio, suo protettore, nelle Fiandre, ove entra in quel fervido ambiente musicale allora dominato da J. P. Sweelinck, ... Claudio Montevérdi Montevérdi, Claudio. - Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro di cappella. Dal 1613 alla morte ebbe tale titolo a S. Marco a Venezia. Compì ...
Altri risultati per GESUALDO, Carlo
  • Gesualdo, Carlo, principe di Venosa, conte di Consa
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    Musicista (Napoli 1560 circa - ivi 1614). Studiò probab. con P. Nenna. Fondò un'accademia musicale, cui fu iscritto anche T. Tasso. Si espresse con estrema audacia stilistica, soprattutto nell'uso del cromatismo e della modulazione. Restano di lui sei libri di madrigali a 5 voci (1594-1611) e alcuni ...
  • GESUALDO, Carlo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 (2000)
    Ariella Lanfranchi Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo. Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data e il luogo di nascita del G., terzo principe di Venosa, signore di Conza, Laino e Caggiano e - come già il nonno Luigi ...
Vocabolario
carlo
carlo s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick....
san Carlo
san Carlo locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di...
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