CHIABRANO (Chabran, Chiabran, Ciabran, Ciabrano, Ciatrano), Carlo Francesco
Nacque nel 1723 probabilmente a Torino. Appartenente a una famiglia italiana di cantanti e musicisti i cui rapporti di parentela non sono stati ancora chiaramente stabiliti dai biografi, era nipote di G. B. Somis e studiò anche con lo zio, celebre violinista formato alla scuola di A. Corelli, al quale la cappella reale di Torino doveva i suoi primi allori. Il C., rivelatosi di ingegno assai precoce, si fece ben presto apprezzare come esecutore; infatti, nominato nel 1737 violinista della cappella di corte, entrò a far parte della "musica del Re di Sardegna" come membro della cappella reale di Torino; fece altresì parte dell'orchestra del teatro Regio. Assai noto come interprete e compositore nella sua città, si recò a Parigi e a Londra. La scuola violinistica piemontese era allora famosa anche all'estero grazie alla fama del Somis e Giardini, e il C. si dedicò per tutta la vita allo studio del violino. Nel 1751 andò a Parigi dove si stamparono le sue sonate per violino e dove ottenne entusiastici consensi e successi come esecutore e compositore. Molto ammirato per il brillante stile di esecuzione, come autore fu il primo a usare la ripetuta applicazione dei suoni armonici o armonici doppi naturali nella Sonata op.1 n. 5, che destò vivo interesse e fu pubblicata da J. B. Cartier nell'Art du violon (Paris 1798). Le sue esibizioni parigine, che gli valsero la stima degli ambienti musicali francesi, ebbero luogo ai Concerts spirituels di Parigi e fecero spiccare il suo non comune talento, secondo quanto riferito dal Mercure de France del 1751.
Il Mercure de France così scriveva: "Les applaudissements qu'il reçut la première et la seconde fois qu'il parut, ont été poussés dans la suite jusqu'à une espèce d'enthousiasme. L'exécution la plus aisée et la plus brillante, une légèreté, une justesse, une précision étonnante, un jeu neuf et unique, plein de traits vifs et saillans, caractérisent ce talent aussi grand que singulier. L'agrément de la musique qu'il joue, et dont il est l'auteur, ajoute aux charmes de son exécution" (citato da Bouquet, 1968).
P. David nel Grove's Dict. of Music and Musicians del 1879 rileva invece che le composizioni del C. "show that his character as a musician was somewhat superficial, and wanting in true artistic earnestness. The three sets of sonatas... published in 1756 and the following years are flimsy in construcion and devoid of ideas, and appear to be intended merely to give the player an opportunity of displaying his proficiency in the execution of double stops, staccato passages, harmonies, and other technical difficulties. He occasionally indulges in realistic traits of descriptive music. If we consider that Chiabran, through Somis, was indirectly a pupil of Corelli, his deterioration from the noble style of that great master is really astonishing...".
Pare che dopo Parigi il C. si fosse trasferito a Londra e qui si perde ogni sua traccia. Suo allievo fu Pierre Vachon.
Tra le composizioni si ricordano, edite: Six Sonates à violin seul et basse continue,op. I, Paris [1768 c.] (la Sonata op. I n. 5 fu ripubbl. da J. B. Cartier nell'Art du violon, Paris 1798); Sixfavourite solos, per violino e basso continuo, in collab. con C. A. Campioni, London [c. 1780]; Six solos per violino e basso continuo, ibid. 1790; The avorite operadances for the year 1790, per pianoforte, ibid. 1790; Compleat instructions for the Spanish guitar, ibid. 1795; inedite: una Sinfonia (Parigi, Bibl. del Conserv., perduta secondo l'Eitner); An elegant selection of songs,spanish bolleros other... songs... adapted for the spanish or harp-lute guittar, 2 voll. e 2 Solos per violoncello e basso (Londra, British Museum). La Sonata n. 5 in sol per violino e pianoforte fu pubblicata da J.-D. Alard nel fascicolo n. 26 della sua raccolta Les maîtres classiques du violon (Paris s.d.). Pezzi per pianoforte furono pubblicati nella raccolta di H. Ph. Bossler, Neue Blumenlese für Klavierliebhaber, Speyer 1782-87; oltre a tre opere di sonate per violino, esiste un'opera di concerti di cui si trovano alcuni frammenti nelle raccolte di Cartier e dell'Alard.
Violoncellista e compositore fu Gaetano, forse fratello minore del precedente. Fu sicuramente violoncellista della cappella reale di Torino dove è documentato dal 1752 al 1775 (cfr. Bertolotti e Bouquet) e dell'orchestra del teatro Regio; in seguito presente a Londra. Può essere probabilmente identificato con quel Copperan che fu violoncellista nell'orchestra dell'Opéra di Parigi e dei Concerts spirituels nel 1755 e ancora a Torino nel 1771; sembra essere sempre lo stesso il musicista che suonò nei Concerts of Ancient Musick a Londra nel 1784 col nome di Chabran.
Sue opere: Six Solos per violoncello e basso continuo in collaborazione con F. Piantanida, London [1767 circa]; Two Solos per violoncello e basso, ibid. 1785. Sei Sonate per violoncello o fagotto e basso sono state pubblicate in Raccolta del harmonia,ottogesima quarta del Magazino musicale, Parigi s.d. Incerto resta l'elenco delle composizioni, per lo più soli e sonate per violoncello e basso. Pare che una sonata attribuita a Carlo Francesco sia in realtà di Gaetano.
Sembra inoltre che alla stessa famiglia appartenessero diversamente imparentati anche un altro Gaetano, cantante, noto fra il 1802 e il 1821; Margherita Chabran (o Chabrand) allieva del Pellegrini, che esordì a Firenze nel 1806 e fu virtuosa della Real Camera e cappella Palatina di Napoli nel 1820 (nel gennaio e febbraio 1817 cantava al teatro dei Fiorentini a Napoli: v. Stendhal [H. Beyle], Rome,Naples et Florence en 1817..., a cura di H. Martineau, Paris 1956, ad Ind.).
Bibl.: R. Regli, Storia del violino in Piemonte, Torino 1863, pp. 33 s.; I. W. Wasielewski, Die Violine..., Leipzig 1869, p. 102; A. Bertolotti, A. Pugnani e altri musicisti alla corte di Torino, in Gazz. musicale di Milano, XLVI (1891), p. 457; F. Piovano, Notizie storico-bibliogr. sulle opere di P. C. Guglielmi, in Riv. music. ital., XVII (1910), pp. 402 s.; R. Giazotto, G. B. Viotti, Milano 1956, pp. 24, 28, 213; M.-Th. Bouquet, Musique et musiciens à Turin de 1648 à 1775, in Mem. dell'Accad. d. scienze di Torino, s. 4, V(1968), ad Ind.;Id., Chiabrano,famiglia, in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XV, Supplement, Kassel 1973, coll. 1442 s.; Storia del Teatro Regio di Torino, I, M.-Th. Bouquet, Il teatro di corte dalle origini al 1788, Torino 1976, ad Ind.; The British Union-Catalogue of Early Music printed before the year 1801, a cura di E. B. Schnapper, I, London 1957, pp. 177, 187; Rép. intern. des sources music., Einzeldrucke vor 1800, II, Kassel 1972, p. 98; Grove's Dict. of Music and Musicians, 1954, II, pp. 147 s.; R. Eitner. Quellen Lexikon der Musiker, II, pp. 399 s., 422; C.Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 334; Encicl. della Musica Ricordi, I, p. 467; La Musica,Diz., I, p. 395.