FORMICHI, Carlo
Indianista, nato a Napoli il 14 febbraio 1871, professore di sanscrito nell'università di Pisa, e dal 1914 in quella di Roma. Il 18 marzo 1929 fu nominato accademico d'Italia.
La produzione indologica del F. si è svolta negli ambiti del Veda, del buddhismo, della filosofia, della politica, della poesia epica e di corte, ecc. Suoi principali lavori possono considerarsi: Salus populi, saggio di scienza politica (Torino 1908); Il pensiero religioso filosofico dell'India, in collaborazione con F. Belloni Filippi (Firenze 1910), Açvaghoóa, poeta del Buddhismo (Bari 1912); Kālidāsa: la stirpe di Raghu (Milano 1917); I primi principî della politica secondo Kâmandaki (Roma 1925); Il pensiero religioso nell'India prima del Buddha (Bologna 1926; traduzione francese di Fernand Haiward, Parígi 1930); India e Indiani (Milano 1929). Numerosi sono, inoltre, gli scritti sparsi in varie riviste. L'attività del F. si è estesa pure allo studio della lingua e letteratura inglese. Fra le sue pubblicazioni di questo genere vanno ricordati saggi critici (Il re Lear, Lanciano 1924; l'Amleto, Roma 1928; Difesa di Byron, Roma 1924; The political Ideas of William Shakespeare, Cairo 1928), traduzioni, studî grammaticali e filologici (Grammatica razionale della lingua inglese, voll. 2, Milano 1919-20), ecc.