DE CESARE, Carlo
Uomo politico, patriota ed economista, nato a Spinazzola (Bari) il 12 novembre 1824, morto a Roma il 13 ottobre 1882. Partecipò a Napoli ai moti liberali del 1848 e successivamente alla fallita spedizione liberale del 1853; per questo suo atteggiamento ebbe a subire il carcere e, più volte, il confino. Segretario generale delle finanze napoletane con Francesco II (1860) mantenne tale ufficio anche dopo l'unione del Napoletano all'Italia. Fu deputato al parlamento nazionale per il collegio di Acerenza durante l'VIII (1861) e IX (1866) legislatura. Eletto anche per la X dal collegio di Ortona, si vide annullata l'elezione. Fu segretario generale del Ministero d'agricoltura (1868-69), ispettore generale delle banche di emissione (1867-70) e consigliere della Corte dei conti (dal 1870 in poi). Il 28 febbraio 1876 fu nominato senatore. Come deputato prima e poi come senatore, fu relatore di leggi importanti ed ebbe incarichi delicatissimi, quali l'inchiesta sulle condizioni della flotta dopo la battaglia di Lissa e l'inchiesta sullo stato della Sicilia nel 1875.
Scrisse poesie, tragedie, romanzi, ma è noto soprattutto per le sue numerose opere storiche, economiche e finanziarie: fra queste occorre ricordare: ll mondo civile e industriale nel sec. XIX, Napoli 1857; Delle condizioni economiche e morali delle tre provincie di Puglia, Napoli 1859; Il primo unitario italiano: Pietro delle Vigne, Napoli 1860; Del potere temporale del papa, Napoli 1860; Il passato, il presente e l'avvenire della pubblica amministrazione in Italia, Firenze 1865; Manuale popolare di economia pubblica, voll. 2, Torino 1865; Il sindacato governativo, le società commerciali e gli istituti di credito in Italia, voll. 2, Firenze 1867-1869; L'amministrazione dell'agricoltura, dell'industria e del commercio in Italia durante il 1868, Firenze 1868; La politica, l'economia e la morale dei moderni Italiani, Firenze 1869; La Germania moderna, Roma 1872; La vita, i tempi e le opere di Antonio Scialoia, Roma 1879.